Bocelli, critiche positive in America

"Il Giorno" titola: "Bis fortunato per Bocelli negli Usa - Questa volta elogi anche dalla critica".
«Il cantante, popolarissimo negli Stati Uniti, ha ottenuto anche il rispetto dei critici musicali che lo avevano stroncato qualche mese fa. Le recensioni del suo ultimo giro di concerti rilevano imperfezioni e carenze nel suo approccio alla musica lirica, ma sottolineano la bellezza naturale della voce e la spontaneità delle interpretazioni». Seguono le critiche dei maggiori quotidiani della capitale americana, dove il cantante toscano si è esibito. Scrive il "Washington Post": «Al pubblico non importa se la modulazione di Bocelli non è trasparente come potrebbe, e se egli ha cominciato a studiare quando sarebbe stato troppo tardi per qualunque cantante, per quanto dotato. Nel secondo tempo del concerto di Washington, le note acute erano soffuse di una tenerezza che ha commosso fino alle lacrime». Il "Washington Times" osserva invece che «la voce di Bocelli non è uno strumento completo come quella di Pavarotti o Domingo (.) Canta spesso lo stesso repertorio. Ma c'è un'onestà in Bocelli che di solito manca nei gesti, vocali e fisici, di un tenore tipico». .