Esce ‘Neapolis Mantra’, album etnico-meditativo di Enzo Gragnaniello
11 mantra per la città di Napoli, nei cui Quartieri Spagnoli Enzo Gragnaniello è nato e continua a vivere.
Un album molto suggestivo e intenso, un progetto ambizioso che vede l’autore e interprete napoletano avvicinarsi alla scia di personaggi leggendari come Nusrat Fateh Ali Khan. Sì perché, allo stesso modo del qawwali pakistano, anche il canto di “Neapolis Mantra” è un canto devozionale e d’amore, anzitutto nei confronti di una città e dei suoi abitanti, e poi anche per le energie che richiede e che provoca il suo ascolto. Gragnaniello esplora le profondità dell’anima con la voce, portando in superficie gioia e dolore.
I brani sono registrati in una cornice suggestiva e simbolica, verrebbe da dire ‘inevitabile’: la Torre Destra del Maschio Angioino di Napoli. E’ stato lì dentro, nel ventre del castello che si apre sul mare del golfo, che sono nate le improvvisazioni e le meditazioni che hanno dato origine a questo lavoro, il primo che Gragnaniello pubblica inaugurando il nuovo contratto che lo lega alla Sugar di Caterina Caselli. L’album si compone di 13 brani e si chiude con il remix di “Il viaggio del sole”, in una versione prodotta da Eraldo Bernocchi e Bill Laswell. Per il prossimo futuro di Gragnaniello è invece previsto un album di canzoni. Ecco, di seguito, la tracklist di “Neapolis mantra”:
“L’alba”
“Spiriti vaganti”
“Il giardino di Nunzia”
“Il canto del folle”
“Il viaggio del sole
“Il canto I°”
“Notturni pensieri”
“La città delle razze”
“Heraklion”
“Shamballa”
“Terra e vento”
“Il canto II°”
“Il viaggio del sole / remix”