Salone della Musica: Afterhours, Carmen Consoli, le promesse non mantenute di De Gregori, Subsonica e Texas tra i concerti della prima giornata
Prima giornata del Salone della Musica, a Torino, e prima orgia di concerti: abbiamo potuto seguire di persona cinque tra le oltre 15 performances che si sono svolte nell’area del Lingotto, a partire dall’esibizione degli Afterhours di Manuel Agnelli, gruppo di recente acquisito dall’etichetta Mescal e fresco di stampa con un nuovo album, intitolato "Hai paura del buio?". Proprio i brani di questo lavoro sono stati al centro del set del concerto, tiratissimo, che ha visto la band rispolverare anche un paio di canzoni del precedente "Germi", come la title-track e "Strategia". Suono compatto, vicino a certe atmosfere Nirvana, con la voce di Manuel a fare egregiamente il suo lavoro. Musica urbana e molto poderosa, non priva di agganci melodici immediati e di inserti ‘pop’, alla quale il pubblico ha reagito con sempre crescente entusiasmo. Tra i brani del nuovo disco che meritano una citazione ricordiamo "Elymania", "Sui giovani d’oggi ci scatarro su" e "Voglio una pelle splendida". In definitiva un’ottima prova che mette in mostra l’estrema maturità della band milanese. Un ottimo concerto anche quello di Carmen Consoli, salita sul palco da sola per tenere testa al pubblico del Palaperformance con un set veramente ispirato. Si muove come un’equilibrista sul filo, Carmen, attenta a percepire le emozioni e le sensazioni del pubblico. Nessuna sorpresa tra i brani proposti se non per una versione di "Venere" che incrociava sul finale "Amore di plastica". Tra i presenti, erano veramente in pochi a non sapere a memoria tutti i testi delle canzoni. Cambio di palco e ci si trasferisce all’Auditorium per il concerto di Francesco De Gregori, in scena con l’orchestra d’archi della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo: in realtà il concerto, annunciato come un matrimonio tra le melodie folk-pop di De Gregori e le strutture orchestrali della musica classica, si è risolto quasi in un nulla di fatto, visto che per un totale di 18 canzoni abbiamo visto l’orchestra sul palco per soli cinque brani, peraltro con effetti e soluzioni assolutamente prevedibili. Per il resto De Gregori ha suonato con il suo gruppo per i primi 10 brani del concerto e si è esibito senza orchestra per altri tre brani di bis. Tra i pezzi eseguiti c’erano i tre inediti contenuti nel suo doppio ed ennesimo album dal vivo, "La valigia dell’attore": di inediti veri e propri in realtà non c’era traccia, visto che, anche qui, si è un po’ barato. "La valigia dell’attore" era già stata cantata da Alessandro Haber sul suo album solista "Haberrante", "Dammi da mangiare" era presente sull’ultimo album di Angela Baraldi e "Non dirle che non è così" è una cover del brano "If you see her, say hello" di Bob Dylan. Il consenso del pubblico è stato comunque plateale nei confronti dell’esibizione di De Gregori, applaudito a lungo fino alla fine del concerto. Nell’arena, spazio dedicato ieri sera al programma di MTV Live’n’Direct, i Subsonica di Max Casacci hanno dato spettacolo con un buon concerto, che ha messo in mostra le varie sfaccettature musicali di cui questo gruppo è interprete: anche se non tutti i brani sembrano all’altezza della situazione, il gruppo ha buon gioco nell’intrattenere i presenti con stile ed energia prima dell’arrivo dei Texas. La band scozzese ha elargito al pubblico un pop-rock senza troppe pretese, orecchiabile ma evanescente anche nei momenti dedicati agli hits, concludendo dopo un’ora un set che non ha destato sensazione. In conclusione una prima giornata più che buona, preludio di una settimana abbastanza intensa: stasera, all’Arena, si attende il grande pubblico per il concerto dei CSI.