
Nino D'Angelo, in gara al Festival di Sanremo con il brano "Jammo Ja' ", è il secondo artista ad arrivare in sala stampa nella giornata di mercoledì 17. La maggior parte della mezz'ora abbondante di domande e risposte con i giornalisti verte inevitabilmente sull'eliminazione (temporanea) della canzone, e sulla possibilità che a causarla sia stato il dialetto napoletano in cui il brano è cantato, assieme a Maria Nazionale. D'Angelo, però schiva la polemica: "E' un'analisi che voglio fare dopo Sanremo, adesso siamo in gara. Ci hanno dato un regolamento che abbiamo letto prima di arrivare qua… non so se sia stato il dialetto o cosa che a causare la mia eliminazione. Io penso di avere fatto un bell'omaggio a Napoli, anche dando luce ad una cantante come Maria".
"L'esibizione ci è sembrata bella, l'abbiamo rivista. Poi il resto si vedrà", aggiunge la Nazionale.
Quanto alla richiesta, ventilata da qualcuno, di tradurre alla canzone, D'Angelo risponde: "Non possiamo andare a cantare in dialetto e poi chiedere i sottotitoli. Forse sono stato un po' penalizzato dal quel commento della Clerici sulla claque in sala. Un commento in buona fede, che magari mi può aver fatto sembrare un po' antipatico".