Biografia

Nata il 20 ottobre del 1937 a Maude, in Oklahoma, Wanda Lavonne Jackson è ancora una teenager quando si guadagna un posto da cantante nella country band di Hank Thompson: e proprio nel segno del country inizia, nel 1954, la sua carriera discografica accasandosi presso la Decca e riscuotendo un primo successo Top 10 nelle classifiche di genere con “You can’t have my love”, duetto inciso in coppia con Bill Gray (vocalist del gruppo di Thompson). I genitori ne sostengono attivamente i primi passi nel music business: il padre le fa da manager ed autista mentre la madre confeziona personalmente gli abiti di scena che ne fanno la prima cantante country attenta al “glamour” (inconfondibile, oltre che per la voce, per le giacche sfrangiate, i tacchi alti e gli orecchini vistosi). Durante una tournée la giovane e avvenente cantante ha modo di conoscere Elvis Presley, con cui intrattiene una breve relazione sentimentale e da cui si fa convincere a modernizzare la proposta musicale: a partire dal 1956, e in coincidenza con il passaggio alla Capitol, i suoi 45 giri propongono una facciata country e una rock’n’roll. Caratterizzati da uno stile decisamente più aggressivo, singoli come “Honey bop”, “Fujiyama mama” (numero uno in Giappone) e soprattutto “Let’s have a party” (già incisa e pubblicata dallo stesso Presley) la rendono popolare a livello nazionale e non solo, facendole guadagnare l’appellativo di “regina del rockabilly”. Tuttavia, a partire dalla metà degli anni Sessanta e in coincidenza con il declinare del genere, la Jackson torna al primo amore, riconquistando le classifiche country con 45 giri come “Right or wrong” e “In the middle of a heartache”; al 1962 risale invece l’incontro fatale con Wendell Goodman, un ex programmatore della IBM che ne diventa marito e manager (i due sono ancora sposati). Intorno al 1965, invitata dalla casa discografica Electrola, Wanda inizia a incidere dischi anche in lingua tedesca, e poi in olandese e in giapponese; negli anni ’70, complice la conversione al cristianesimo, si dedica invece attivamente alla musica gospel. Il suo ritorno al rock’n’roll è datato anni ’80: il suo pubblico resta tuttavia confinato agli specialisti e ai circuiti revivalistici fino a quando, nel 2003, l’album HEART TROUBLE le guadagna pià ampi riscontri grazie alla partecipazione di star come Elvis Costello e i Cramps. La rinascita artistica arriva a compimento nel 2011 per merito di Jack White: l’ex White Stripes, suo grande ammiratore, produce l’album THE PARTY AIN’T OVER, che ne segna il ritorno in grande stile all’attenzione del grande pubblico. (10 feb 2011)