Biografia

Raphael Saadiq (vero cognome Wiggins), nasce il 14 maggio 1966 a Oakland, in California e, dalla fine degli anni Ottanta, è una presenza fissa sulla scena soul come autore, musicista e produttore.
Già musicista provetto a sei anni (suona il basso e si esibisce in chiesa anche con un coro gospel), prima di diventare un solista Raphael Saadiq diventa un professionista rodandosi con Prince e Sheila E: diventa infatti il loro bassista nel Parade World Tour (1984) solo pochi mesi dopo avere conseguito la maturità. Successivamente fonda col fratello Dwayne Wiggins e il cugino Timothy Christian il suo primo gruppo, Tony! Toni! Tone!, che con l’album “Who?” del 1988 sforna il singolo "Little Walter" che conquista la vetta delle classifiche R&B americane. Saadiq partecipa all’intrapresa come autore, produttore, cantante, bassista. Nel 1990 giunge il seguito con l’album “The revival”, i cui singoli "It feels good" e "It never rains in Southern California" lo guidano alla vendita di oltre sei milioni di copie ma non lo frenano dal cominciare a impostare la propria carriera solista: tra le altre attività di questo periodo, ad esempio, il brano “Me & You" per la colonna Sonora di “Boyz in the hood”
. I Tony! Toni! Tone! pubblicano altri due album, “Sons of soul” (1993) e “House of music” (1996), prima che Saadiq dia vita al supergruppo Lucy Pearl, di cui fanno parte Dawn Robinson (ex En Vogue) e Ali Shaheed Muhammad (di A Tribe Called Quest). Il debutto discografico avviene nel 2000 con l’album eponimo: la critica è entusiasta, ma divergenze tra i membri della band ne causano il quasi immediato scioglimento.
“Instant vintage” (2002) è il titolo dell’album d’esordio del Saadiq solista: echi di Curtis Mayfield e sonorità alla Al Green sono alla base di cinque nomination per i Grammy; ma a tanti osanna della stampa specializzata non corrispondono vendite milionarie e, con un risultato di ‘sole’ 200.000 copie vendute, l’artista e la sua etichetta (la Universal) si separano consensualmente. Saadiq pubblica subito “Ray Ray” (2004) sulla propria nuova etichetta, la Pookie Records e ottiene un altro enorme successo di critica, stavolta con buoni risultati anche in termini commerciali. Ma è con “The way I see it” (2008) che raggiunge la propria vetta artistica come solista, producendo una collezione di brani che meglio di qualsiasi altro prodotto del decennio rievoca genuinamente il suono, l’atmosfera e la consistenza del migliore soul degli anni Settanta: ancora Al Green ma anche Four Tops, Temptations e Gladys Knight & The Pips paiono sullo sfondo di brani come "Oh Girl" e "Sure hope you mean it", mentre Stevie Wonder in persona partecipa a "Never give you up". Il risultato: tre nomination ai Grammy Awards come ‘Best R&B Album’, ‘Best Traditional R&B Vocal Performance’ e ‘Best R&B Performance by a Duo or Group’.
Raphael Saadiq, poco noto in Europa, ha in realtà una proficua e attivissima carriera parallela di produttore e negli anni ha inanellato una catena di crediti impressionanti, che includono Erykah Badu ("Love of my life"), Angie Stone ("Brotha"), Bilal ("Soul sista"), D'Angelo (“Voodoo”), ma anche Joss Stone, Roots, Snoop Dogg, John Legend, Macy Gray, Whitney Houston, Mary J. Blige, Anthony Hamilton, Devin the Dude, Kelis, Q-Tip, Lil' Skeeter, Ludacris, Bee Gees, Nappy Roots, T-Boz (TLC), Young Bellz, Earth, Wind & Fire, Genuwine, Kelis.
A tre anni di distanza dall'ultimo lavoro, Saadiq pubblica il suo quarto lavoro, STONE ROLLIN, a cui partecipano diversi musicisti di razza, come Larry Dunn (Earth, Wind & Fire), Amp Fiddler, il bassista degli Sly & The Family Stone Larry Graham ed il chitarrista Robert Randolph. (26 giu 2011)