Black Lips      
              La biografia
          
  
            
          Biografia
I Black Lips si incontrano nel 2000 ad Atlanta. La formazione consiste in Cole Alexander (chitarra, voce e armonica), Ben Eberbaugh (chitarra), Jared Swilley (basso) e Joe Bradley (batteria). Il primo album omonimo deve essere inizialmente realizzato nel 2002, ma prima della sua uscita e a pochi giorni dall’inizio del tour, Ederbaugh rimane ucciso in un incidente stradale. La band, nonostante il lutto per la perdita dell’amico, decide comunque di proseguire e, nel 2003, pubblica ufficialmente BLACK LIPS! con una dedica speciale allo stesso Ederbaugh. A questo punto i tre rimasti chiamano Jack Hines come sostituto e con lui pubblicano WE DID NOT KNOW THE FOREST SPIRIT MADE THE FLOWERS GROW nel 2004. Il disco, completamente autoprodotto, si mantiene sui binari dell’esordio, un garage punk vintage che la band definisce “Flower punk”. Hines abbandona la band per mettere su famiglia e viene sostituito da Ian Saint Pé che si accasa nei Black Lips in pianta stabile. Tra il 2006 e il 2007 i Black Lips finiscono sulle pagine di Rolling Stone e del New York Times grazie alle performance live infuocate all’insegna di fuochi d’artificio, nudità, vomito e addirittura, si dice, galline in libertà sul palco: al South by Southwest del 2007 i Black Lips infiammano in festival con più di dodici concerti nel giro di tre giorni. Il 2005 è l’anno di LET IT BLOOM, terzo album d’inediti, primo e ultimo con la label indipendente In The Red Records. Con il passaggio alla Vice Records e forti della nomea di band live più allucinante del pianeta, i Black Lips licenziano nel 2007 il loro primo disco dal vivo intitolato LOS VALIENTES DEL MUNDO NUEVO, registrato in una bettola di Tijuana, in Mexico, e definito da Saint Pé come “assolutamente folle”. Al live segue poi la quarta fatica in studio, GOOD BAD NOT EVIL, pubblicato sempre nel 2007, con cui I Black Lips fanno il loro esordio televisivo su scala nazionale al Late Night with Conan O'Brien. La band a questo punto ha una fama ben consolidata e una fan base particolarmente legata ai quattro di Atlanta. Nel 2009, durante il tour in India, rischiano l’arresto per “atti omosessuali” dopo un bacio sul palco tra Alexander e Saint Pé. Rientrati in patria danno alle stampe il quinto album in studio, 200 MILLION THOUSAND: il tour a supporto del disco vede la band impegnata in 122 date tra Europa e Stati Uniti. Da qui devono passare tre anni prima di rivedere i Black Lips in studio. Questa volta però, ad accompagnare i quattro, c’è il produttore Mark Ronson, chiamato per dare forma al nuovo lavoro. ARABIA MOUNTAIN esce a giugno 2011 e segna una piccola svolta nella discografia della band: meno punk e più pop per suoni più curati e ripuliti. Ronson rivelerà poi di essere stato molto vicino alla morte durante le sessioni di registrazione di “Arabia Mountain” a causa di un’intossicazione alimentare dovuta a del pesce crudo avariato mangiato presso un ristorante giapponese vicino allo studio di registrazione, a quanto pare per entrare meglio nello spirito di “Raw meat”, uno dei sedici pezzi inclusi nella tracklist finale del disco.Nel 2012 esce il disco dal vivo THE BLACK LIPS LIVE AT THIRD MAN, pubblicato per la Third Man di Jack White. (29 ott 2012)