Mike Tyson sul featuring su 'Iconic' per Madonna: 'Mi sono ispirato a Mussolini'
L'identificazione del primo rapper nella storia della musica è materia tanto scivolosa quanto dibattuta: dai Sugarhill Gang di "Rapper's delight" - che secondo molti sarebbe stato il primo brano autenticamente rap ad essere distribuito al mercato su larga scala - risalendo a James Brown fino alla jazz poetry del "Rinascimento di Harlem" degli anni Venti, tante - tutte diverse e ovviamente opinabili - sono le ipotesi in merito, alle quali si è aggiunta - freschissima - quella di Mike Tyson. Che il profilo dello storico - né musicale, né tantomeno tout-court - proprio non ce l'ha, ma che essendo nato a Brooklyn a metà degli anni Sessanta - avendo così avuto l'opportunità anagrafica di essere nel posto giusto e al momento giusto per il fiorire dell'old school della east coast - qualche idea in merito ce l'ha.
L'ex campione del ring, che all'ambiente musicale è sempre stato contiguo, ha parlato all'edizione statunitense di Rolling Stone della sua recente collaborazione con Madonna, che l'ha voluto per un inserto spoken word su "Iconic", uno dei brani inseriti nella più recente prova in studio dell'ex material girl, "Rebel heart": l'ex sportivo prestato alla musica ha ammesso, per il suo intervento, di essersi ispirato a una personalità storica che - pur essendo molto conosciuta, non solo in Italia - con l'ambito musicale (familiari a parte) ha sempre avuto ben poco a che fare.
"Quando ho registrato la mia parte, mi sono ispirato a tizi come Mussolini: gente arrogante, la cui arroganza, tuttavia, può essere interpretata anche in chiave positiva, come una fonte di ispirazione", ha spiegato Iron Mike: "Quando vedi Mussolini parlare in TV - anche se non capisci una parola di quello che dice - percepisci subito il suo carisma. E proprio in quel modo ho cercato di immaginarmi. Ora so che in molti potranno obiettare: 'Era un fascista'. Ma si può trarre energia da lui. Non mi stupisce che Hitler ne fosse affascinato. Quel tipo era davvero capace di ipnotizzarti. C'era molto orgoglio in quello che diceva. Anche se non sono italiano, posso capire che tipo di fierezza fosse in grado di emanare. Aveva lo street swag: faceva quei gesti con le mani e con la testa prima ancora che l'hip hop fosse inventato".