
Avevano motivi più che seri le ripetute degenze in ospedale e gli stop all'attività concertistica di Morrissey nell'ultimo anno e mezzo: durante un'intervista concessa al quotidiano spagnolo El Mundo in anticipazione del suo concerto a Madrid di dopodomani 9 ottobre, l'artista di Manchester ha confessato di essere stato sottoposto a diversi trattamenti anti tumorali. "Hanno raschiato già quattro volte tessuti cancerogeni. Se devo morire, morirò. Altrimenti resterò vivo. Al momento mi sento bene. Mi rendo conto che in alcune foto recenti non ho un aspetto molto sano, ma queste sono le conseguenze della malattia. E comunque non voglio stare a preoccuparmene. Mi riposerò quando sarò morto".
Nel riprendere alcuni stralci salienti dall'intervista, il quotidiano inglese Guardian ricorda le recenti disavventure sanitarie di Morrissey: un sanguinamento dell'ulcera, una doppia polmonite e un avvelenamento da cibo diagnosticatigli solo nel 2013, più un'infezione respiratoria che nel giugno di quest'anno lo aveva costretto a cancellare diversi concerti programmati negli Stati Uniti.
"Ho un'età i cui non dovrei più fare musica" ha aggiunto a El Mundo l'ex cantante degli Smiths (55 anni) a El Mundo. "Molti compositori di musica classica sono morti a 34 anni. E io sono ancora qui, mentre molti di me non sanno che farsene". L'unica altra chance per i suoi detrattori, aggiunge scherzosamente, è che decida di dar seguito alla carriera letteraria, dopo il primo romanzo che sta completando in questi mesi e che spera di pubblicare l'anno prossimo: "Con un po' di fortuna potrò smettere di cantare per sempre, facendo felice un sacco di gente!".