
"21" pareva destinato ad affermare il proprio dominio assoluto solamente nelle classifiche dellla Gran Bretagna, invece il secondo lavoro di Adele è esploso anche in quelle USA. Ed è stato un botto di quelli sonori. Con 352.000 copie nella prima settimana, l'album infatti risulta il disco più venduto nella chart a stelle e strisce dal novembre 2010, quando "My beautiful dark twisted fantasy" di Kanye West e "Pink Friday" di Nicki Minaj debuttarono rispettivamente al numero 1 e 2 con 496.000 e 375.000 unità mosse. Delle 352.000 copie assorbite dal mercato statunitense, quelle in digitale sono il 62%, cioé 217.000 download. Inoltre "19", il primo album della 22enne londinese, quasi come nelle classifiche del Regno Unito gode dell'effetto-traino e passa dal numero 50 al 16. Se la qualità del singolo "Rolling in the deep" è indubbiamente stata determinante, per Adele paga anche il lavoro promozionale svolto: la cantante si è infatti sottoposta ad un tour de force televisivo che ha inglobato in pochi giorni l'Ellen DeGeneres Show, il Jimmy Kimmel Live, l'Early Show e pure il Chelsea Lately. Scalano di una tacca, ripiegando sulle posizioni 2, 3 e 4, "Never say never: the remixes" di Justin Bieber (altre 102.000 copie), "Sigh no more" dei Mumford & Sons e la compilation "Now 37". Bieber riappare anche al quinto posto con "My world 2.0". Arretrano ai numero 6 e 7 "Doo-wops & hooligans" di Bruno Mars e "Recovery" di Eminem. "Loud" di Rihanna è al numero 8 con altri 33.000 pezzi smerciati, "Pink Friday" di Nicki Minaj tiene il 9, "Need you now" dei Lady Antebellum chiude al dieci. Questa settimana le vendite degli album sono diminuite del 10% rispetto a quelle della scorsa e aumentate dell'8% nei confronti della stessa comparabile settimana del 2010.