23/01/2009
‘Lp’ dei Liberpool (ex Lùnapop): ‘E’ un ritorno alle origini’
“Questo album vuole rappresentare l’idea romantica che abbiamo della musica”, è con questa frase che i Liberpool hanno iniziato a raccontare della storia e del loro album d’esordio intitolato “Lp”.
I Liberpool sono al loro primo album, ma di sicuro non sono alla loro prima esperienza discografica: i componenti della band, escluso il batterista Andrea, sono infatti ex musicisti del gruppo dei Lùnapop che nel 2002 si è trovato orfano del leader Cesare Cremonini e del bassista Ballo (vedi News). I rimanenti Gabriele Gallassi e Alessandro De Simone (ce ne sarebbe anche un terzo, Michele Giuliani, ai tempi chitarrista del gruppo bolognese, ora impegnato nella gestione di un locale) hanno da subito continuato a scrivere e suonare musica: “Non ci siamo mai persi di vista, tutti i giorni andavamo in saletta e suonavamo per il piacere di farlo. La fine dei Lùnapop si può definire come la fine di un grande amore: ne rimane sempre un bel ricordo. Nel 2002”, hanno spiegato, “dopo il successo di ‘Squérez’ e dopo il tour ci aspettavamo di registrare il secondo album con Cesare, invece il nostro produttore non ci dava risposte e nulla si muoveva. Non chiedeteci perché è finita, nemmeno noi lo sappiamo e vorremo rivolgere la stessa domanda ai nostri discografici di allora”.
“Lp” è un album pop, fresco ed orecchiale influenzato dal beat: “E’ nato tutto in maniera molto spontanea, ci sono brani che sono nati quindici anni fa come altri nati di recente. E’ un disco che va a riscoprire le origini, la nostra passione per la musica e per tutto quello che rappresenta. Abbiamo curato tutto nei minimi dettagli, dai videoclip – due, “Sotto i portici” dedicata a Bologna, la loro città, e “Onde radio”, singolo uscito l’estate scorsa – alla grafica del disco. Volevamo tornare ad un concetto di album romantico, fatto bene e con il cuore”.
Cosa ha insegnato l’esperienza con i Lùnapop? “Sicuramente è stato un periodo di grande divertimento, ma abbiamo imparato molto, è stata una grande esperienza a livello professionale per via dei concerti e delle situazioni che ci siamo trovati a gestire. Da questo album ci aspettiamo che possa arrivare alle persone, senza strizzare l’occhio a quello che siamo stati in passato perché non c’è nulla di costruito: se avessimo voluto cavalcare l’onda del successo avremmo pubblicato questo album subito dopo lo scioglimento con Cesare e Ballo, invece di questo non ci porta. Abbiamo pubblicato ‘Lp’ in questo momento, quasi dieci anni dopo, perché ci sentivamo di farlo, perché eravamo pronti e il tempo ci è servito per ritrovare la vera passione per la musica e riappropriarci della nostra identità”.
I Liberpool sono al loro primo album, ma di sicuro non sono alla loro prima esperienza discografica: i componenti della band, escluso il batterista Andrea, sono infatti ex musicisti del gruppo dei Lùnapop che nel 2002 si è trovato orfano del leader Cesare Cremonini e del bassista Ballo (vedi News). I rimanenti Gabriele Gallassi e Alessandro De Simone (ce ne sarebbe anche un terzo, Michele Giuliani, ai tempi chitarrista del gruppo bolognese, ora impegnato nella gestione di un locale) hanno da subito continuato a scrivere e suonare musica: “Non ci siamo mai persi di vista, tutti i giorni andavamo in saletta e suonavamo per il piacere di farlo. La fine dei Lùnapop si può definire come la fine di un grande amore: ne rimane sempre un bel ricordo. Nel 2002”, hanno spiegato, “dopo il successo di ‘Squérez’ e dopo il tour ci aspettavamo di registrare il secondo album con Cesare, invece il nostro produttore non ci dava risposte e nulla si muoveva. Non chiedeteci perché è finita, nemmeno noi lo sappiamo e vorremo rivolgere la stessa domanda ai nostri discografici di allora”.
“Lp” è un album pop, fresco ed orecchiale influenzato dal beat: “E’ nato tutto in maniera molto spontanea, ci sono brani che sono nati quindici anni fa come altri nati di recente. E’ un disco che va a riscoprire le origini, la nostra passione per la musica e per tutto quello che rappresenta. Abbiamo curato tutto nei minimi dettagli, dai videoclip – due, “Sotto i portici” dedicata a Bologna, la loro città, e “Onde radio”, singolo uscito l’estate scorsa – alla grafica del disco. Volevamo tornare ad un concetto di album romantico, fatto bene e con il cuore”.
Cosa ha insegnato l’esperienza con i Lùnapop? “Sicuramente è stato un periodo di grande divertimento, ma abbiamo imparato molto, è stata una grande esperienza a livello professionale per via dei concerti e delle situazioni che ci siamo trovati a gestire. Da questo album ci aspettiamo che possa arrivare alle persone, senza strizzare l’occhio a quello che siamo stati in passato perché non c’è nulla di costruito: se avessimo voluto cavalcare l’onda del successo avremmo pubblicato questo album subito dopo lo scioglimento con Cesare e Ballo, invece di questo non ci porta. Abbiamo pubblicato ‘Lp’ in questo momento, quasi dieci anni dopo, perché ci sentivamo di farlo, perché eravamo pronti e il tempo ci è servito per ritrovare la vera passione per la musica e riappropriarci della nostra identità”.
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