Su "La Repubblica", Giacomo Pellicciotti racconta che «Ieri sera nella
settecentesca Villa Arconati di Castellazzo di Bollate, nell'hinterland
milanese, il senatore della tradizione musicale cubana riscoperto da Ry
Cooder, e poi da Wim Wenders, ha suscitato un entusiasmo contagioso.
Duemila persone di età diverse - molti sono rimasti fuori - lo hanno
festeggiato come un eroe. Era l'unico concerto italiano di un tour europeo
che ha collezionato solo trionfi. Impettito, vispo, Don Francisco Repilado
se ne sta orgoglioso al centro del palco. Pizzicando le corde metalliche
dell'armonico - la piccola chitarra cubana che ha inventato lui e che
accarezza come la donna amata - il patriarca del mitico "Buena Vista Social
Club", a 92 anni comunica un ruvido e dolcissimo ricordo sonoro d'altri
tempi - molto più sentimentali».
Per una recensione dettagliata del concerto, vedere la sezione “news” di Rockol.
“La Repubblica” si occupa anche del concerto dei musicisti cubani del "Buena Vista", a Collegno. «Proprio come nel film, ma un po' meglio. Ruben Gonzales: seduto con fragile ed elegante fierezza davanti alla testiera del pianoforte, da cui trae raffinati arpeggi sincopati. Ibrahim Ferrer: basco e baffo da navigatore della vita, dotato di una voce capace di trasformarne le traversie in melodia. Entrambi con gruppo al seguito e ambedue onorati dalla presenza di Omara Portuondo: primadonna che calca il palco con grazia senza età. (...) Che il concerto ospitato dal Pellerossa Festival sia stato un evento vale a dimostrarlo la quantità di folla radunatasi per l'occasione, paragonabile a quella di un concomitante show di Renato Zero allo Stadio delle Alpi!» Alberto Campo chiede ai musicisti come mai Compay Segundo non è con loro in questa tournée. "Compay ha la sua vita e un suo gruppo: non c'è niente di strano nella sua assenza. Ha registrato il disco insieme a noi, ma questo non significa che siamo sposati"».
Per una recensione dettagliata del concerto, vedere la sezione “news” di Rockol.
“La Repubblica” si occupa anche del concerto dei musicisti cubani del "Buena Vista", a Collegno. «Proprio come nel film, ma un po' meglio. Ruben Gonzales: seduto con fragile ed elegante fierezza davanti alla testiera del pianoforte, da cui trae raffinati arpeggi sincopati. Ibrahim Ferrer: basco e baffo da navigatore della vita, dotato di una voce capace di trasformarne le traversie in melodia. Entrambi con gruppo al seguito e ambedue onorati dalla presenza di Omara Portuondo: primadonna che calca il palco con grazia senza età. (...) Che il concerto ospitato dal Pellerossa Festival sia stato un evento vale a dimostrarlo la quantità di folla radunatasi per l'occasione, paragonabile a quella di un concomitante show di Renato Zero allo Stadio delle Alpi!» Alberto Campo chiede ai musicisti come mai Compay Segundo non è con loro in questa tournée. "Compay ha la sua vita e un suo gruppo: non c'è niente di strano nella sua assenza. Ha registrato il disco insieme a noi, ma questo non significa che siamo sposati"».