Gli OutKast entrano nella Rock & Roll Hall of Fame
Una serata storica al Peacock Theater di Los Angeles ha visto i leggendari OutKast, André “André 3000” Benjamin e Antwan “Big Boi” Patton, essere ufficialmente inseriti nella Rock & Roll Hall of Fame nella categoria “performers”, celebrando decenni di innovazione musicale e l’influenza duratura del duo sull’hip‑hop del Sud e sulla cultura musicale globale. La cerimonia è stata aperta da Donald Glover, noto anche come Childish Gambino, che ha ricordato come gli OutKast (qui un approfondimento sui 25 anni di "Stankonia") non abbiano semplicemente rappresentato il Sud, ma ne abbiano ridefinito l’immaginario. Durante il discorso della cerimonia, Big Boi e André 3000 hanno scherzosamente giocato a “carta‑forbice‑sasso” per decidere chi avrebbe parlato per primo, dimostrando la complicità che li ha accompagnati per oltre vent’anni. André 3000 ha condiviso ricordi emozionanti dai primi giorni nei piccoli studi di Atlanta, in particolare nel “The Dungeon”, punto di partenza creativo del duo.
La serata ha visto un tributo musicale ricco di ospiti: Doja Cat ha interpretato “Ms. Jackson”, portando un’energia contemporanea al classico, Tyler, the Creator ha eseguito “B.O.B. (Bombs Over Baghdad)”, restituendo la potenza e l’innovazione del pezzo originale, e Killer Mike ha chiuso il tributo con il suo verso in “The Whole World”, dimostrando la continuità dell’influenza degli OutKast sulla nuova generazione di artisti. André 3000 ha scelto di non esibirsi personalmente, coerente con il suo recente distacco dalle performance live, ma la serata è stata comunque un’esplosione di energia, creatività e celebrazione della loro musica.
Con questo ingresso, il duo diventa il primo gruppo rap del Sud ad entrare nella Hall of Fame nella categoria “performers”. La loro influenza va oltre le note e i testi: hanno ridefinito il concetto di hip‑hop del Sud, aprendo la strada a generazioni successive di artisti, come testimoniano le partecipazioni di Tyler, Killer Mike e Doja Cat. La presenza di Tyler, the Creator, in particolare, sottolinea il ponte generazionale tra l’atlante musicale degli anni ’90 e l’oggi, mostrando come l’eredità della formazione continui a ispirare.