In uscita un documentario sugli anni a Berlino di David Bowie

E' in arrivo un altro documentario della BBC su David Bowie, ma non prima che sarà trascorso un altro anno. Si intitola 'Bowie In Berlin' e la sua uscita è programmata per l'autunno del 2026, quando saranno passati 50 anni da che il musicista inglese si trasferì da Los Angeles nella città tedesca nel tentativo di liberarsi dal giogo della droga e rilanciare la sua carriera.
Così fu. David Bowie pubblicò la cosiddetta trilogia berlinese: gli album "Low" e "Heroes" nel 1977 e "Lodger" nel 1979. Tre dischi che furono d'esempio per molti altri artisti. Tanto che il trasferirsi a Berlino e dare un tocco artistico diventò un cliché piuttosto trito.
Il documentario della BBC, nelle intenzioni, mira ad approfondire questo argomento. È significativo che la rete britannica sia riuscita a parlare con quattro donne che hanno conosciuto molto da vicino David Bowie in quegli anni e che siano state intervistate molto di rado: Romy Haag, Claire Shenstone, Sarah-Rena Hine e Sydne Rome .
Il comunicato inoltrato dalla BBC, recita: "Queste donne hanno visto un Bowie che nessun altro aveva visto. Tutte loro gli hanno dato qualcosa di diverso, aiutandolo a rigenerarsi in un artista che non aveva più bisogno di nascondersi dietro dei personaggi, ma era felice di esibirsi come se stesso: David Robert Jones".
Il regista del documentario è Francis Whately – che ha già diretto tre film su David Bowie: 'David Bowie: Finding Fame', 'David Bowie: Five Years' e 'David Bowie: The Last Five Years' -, mentre il produttore esecutivo è Louis Theroux che ha dichiarato, "Questo è un progetto da sogno. I tre precedenti film di Francis su Bowie rappresentano il punto di riferimento per la cinematografia di Bowie e, in generale, per i documentari sulla musica. Concentrare la sua arte sugli anni berlinesi, attraverso la lente delle donne della vita di Bowie, è un connubio perfetto tra regista e materiale. C'è una meravigliosa unità di tempo e luogo nel periodo berlinese di Bowie. Toccò il fondo, ma si è anche ritrovato a creare alcune dei suoi brani più personali, per poi rilanciarsi per la prima volta senza maschera, come se stesso. Berlino è quindi il crogiolo della sua incredibile rigenerazione e di tutto ciò che è venuto dopo."