Comunicato Stampa: Le serate di Duel:Beat
DUEL:BEAT
Via Scarfoglio – Agnano, Napoli
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www.duelbeat.com
Questa settimana:
giovedi 8 dicembre – KILL THE VULTURES (USA)+ AMARI (ITA)+ DJ SET
venerdi 9 –TONINO CAROTONE & GLI ARPIONI
sabato 10 – HANG THE DJS party!ANNI 80 E NEW BEAT
Ecco la programmazione del DUEL:BEAT per questa settimana.
Giovedi 8 dicembre | Kill the Vultures (USA) + Amari (ITA)
Gli Amari nascono nel 1996 dall’idea malsana di Pasta e Dariella di vedere cosa potevano ricavare dall’hip hop se lo tormentavano un po’.
Con l’ingresso del gruppo di Cero, bassista convinto di suonare il violino e, del dj H.C.Rebel, gli Amari evolvono il loro sound creando un miscuglio di rock, psichedelia, hip hop deviato, il tutto spacciato per semplice rap. Nel 2001 incidono “Guida Verde e.p.”, tre brani che fanno ricordare agli Amari che sanno anche scrivere canzoni pop, e si continua con la conferma l’anno successivo di questa teoria tramite la pubblicazione di “Apotheke”, nove brani con tanti tanti ritornelli. E oltre al rap spuntano le chitarre. E poi, come sempre, ancora concerti. E la banda non ce la fa più a sentirsi così sola: decide di chiamare altri amici sul palco. Arrivano Marcopiano alle chitarre e tastiere e Carletto Baracus alla batteria. E i live degli Amari diventano indie-rock. Ma il rap? Torna nel 2003 nel loro album più sperimentale, “Gamera”. Un miscuglio forsennato di schegge, schizzi, spruzzi di qualsiasi cosa. Il disco ottiene un ottimo successo di critica e pubblico, alimentato da parecchie date in giro per lo stivale. 27 settembre 2005: gli Amari pubblicano il loro disco più ambizioso, “Grand Master Mogol”, un insieme perfetto di melodie pop e sperimentazioni, accolto da recensioni a dir poco entusiaste. Tra le altre su Rumore: “Questo degli Amari è un album che fa bene alla musica in generale e soprattutto a quanti si sono rassegnati alla logica compilativa piuttosto che creativa. (…) suoni scarni intrecciati in arrangiamenti complessi, dalle chitarre in primo piano che disegnano melodie fatte di poche note e dai beat elettronici spessi senza però risultare spacconi. C'è l'eleganza e la tentazione rock delle produzioni della Morr Music, c'è l'incedere deciso e ballabile degli LCD soundsystem (Conoscere gente sul treno) C'è il sampling selvaggio e caleidoscopico degli Avalanches. Eppure il risultato è più della semplice somma delle parti, la magia è nella confezione che avvolge il tutto”.
venerdi 9 dicembre | Tonino Carotone & Gli Arpioni (SPAIN/ITA)
Antonio de la Cuesta, Tonin da ragazzo e Tonino da musicista, è cresciuto in un quartiere popolare di Pamplona ascoltando la radio, guardando la tv e assimilando tutte le melodie degli spettacoli e degli spot televisivi più ignobili. Poi, iniziata la carriera musicale, durante gli spostamenti in furgone ascoltava cassette di quelle che sono le sue vere passioni musicali: Luis Aguile, Trini Lopez, Peret e soprattutto i cantanti leggeri italiani come Mina, Rita Pavone, Albano & Romina, Adriano Celentano. Dopo l'incontro e l'inizio di una frequente collaborazione con Manu Chao, Tonino ha preso il cognome d'arte dal napoletano Renato Carosone e il look da Fred Buscaglione, le sue guide spirituali. Il suo album è dunque un vero e proprio omaggio alla canzone italiana, ma a quella ormai passata che faceva da colonna sonora alle commedie all'italiana degli anni '60 e dei primi anni '70, con tanto di mandolino sempre presente a sottolineare la melodia.
Una selezione tutta da ballare di hit (e perle nascoste) dei favolosi anni '80 (ma non solo!), beat electro dal sapore nostalgico e "ripescaggi" spregiudicatamente trash.