Forse vi sarà sfuggito. Anzì, senz'altro vi sarà sfuggito, a meno che non abbiate in casa nipotini di età inferiore ai 10 anni: la canzone più popolare del momento a livello mondiale è "Golden" e la canta un gruppo che non esiste. O meglio, un gruppo che non esiste nel mondo reale, ma che esiste - eccome se esiste - nel mondo immaginario di "KPop Demon Hunters", il film d'animazione Netflix che sta spopolando da tempo sulla piattaforma e che racconta le gesta delle componenti di una girl band di genere k-pop, le Huntr/x, che conducono una doppia vita come cantanti e cacciatrici di demoni: il loro obiettivo è quello di "smascherare" una boy band rivale, i Saja Boys, i cui membri sono in realtà dei demoni. I dodici brani che compongono la colonna sonora ufficiale del film, interpretati dalle voci di Arden Cho, Ahn Hyo-seop, May Hong, Ji-young Yoo, Yunjin Kim, Daniel Dae Kim, Ken Jeong e Lee Byung-hun, hanno superato su Spotify a livello mondiale quota 2,5 miliardi di streams, permettendo alla colonna sonora stessa di consacrarsi come uno dei fenomeni discografici dell'anno. E ribadendo ancora una volta quanto centrale sia ormai diventata la musica nelle serie tv e nei film per piattaforme (e non solo).
Sempre più spesso il mondo delle serie e delle piattaforme in generale attira l'interesse della discografia. E spesso il lancio di una serie coincide con quello del rispettivo progetto discografico. Prendete ad esempio il caso di Lady Gaga e di "Mercoledì 2": in occasione del cameo della popstar statunitense nella seconda stagione della serie di Tim Burton con protagonista Mercoledì Addams, ispirata all'immaginario della "Famiglia Addams", Gaga ha pubblicato un nuovo singolo, "The dead dance", che viene fatto ascoltare anche nella serie stessa. Il legame tra Gaga e "Mercoledì" è nato tre anni fa, quando la sua "Bloody Mary", un brano del 2011 originariamente contenuto nell'album "Born this way" e all'epoca neppure scelto come singolo, è diventata virale su TikTok dopo essere stata utilizzata in alcuni video nei quali gli utenti ricreavano il balletto dell'attrice Jenna Ortega sulle note di "Goo goo muck" dei Cramps, sostituendo però il brano originale. Boom.
A pochi giorni dalla sua uscita, trainata anche dal successo di "Mercoledì 2", "The dead dance" ha superato quota 30 milioni di streams su Spotify, diventando a tutti gli effetti una hit (tanto da finire immediatamente nella scaletta dei concerti del "The Mayhem Ball", il tour con il quale Lady Germanotta sta presentando dal vivo il suo ultimo album "Mayhem", che sbarcherà in Italia per due date il 18 e 19 ottobre al Forum di Assago, a Milano).
Da un lato Wednesday (o Mercoledì 2), con il suo gotico stile Burton-Addams, dall’altro KPop Demon Hunters, che fonde musica K-pop, fantasy e battaglie contro il demoniaco. In entrambi i casi, la musica non è solo colonna sonora: è protagonista, motore di identità, trasformazione, empatia. Con "Mercoledì 2", Lady Gaga non si limita a fare una comparsata: entra nel cast come Rosaline Rotwood, insegnante misteriosa della Nevermore Academy, e pubblica un brano inedito che è un omaggio alle atmosfere funk e disco degli Anni ’70, ma con un tono oscuro che si sposa perfettamente con l’estetica della serie. Il testo parla di rottura, perdita, morte interiore, ma anche di resurrezione: la danza come antidoto al dolore. Gaga la mostra come un’arte, una forma di resistenza, quasi di magia. La colonna sonora di Mercoledì però non vive solo di inediti: tra i momenti più iconici c’è anche "Paint It Black" dei Rolling Stones, eseguita al violoncello dalla stessa Mercoledì, un ponte tra rock immortale e gotico contemporaneo (così gli Stones finiscono dentro l'immaginario della Generazione Z). Un esempio perfetto di come il classico possa dialogare con il moderno e rafforzare l’identità estetica della serie.