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Giovanni Toscano e la ricerca di “Un posto migliore”

Il cantautore (e attore scrittore e regista) pubblica il suo secondo album: l’intervista
Giovanni Toscano e la ricerca di “Un posto migliore”

A volte, nella vita, ricevere un “no” può essere una benedizione. Ne è la dimostrazione Giovanni Toscano, classe ’96, che ha appena pubblicato “Un posto migliore” (LaTarma Records), prodotto da Rootsie.
“L’idea del posto migliore nasce da un no lavorativo”, racconta. Dopo un periodo di tristezza, confusione e spaesamento mi sono chiesto “Ma chi è Giovanni al di là del suo lavoro, della ricerca di approvazione esterna? E come può essere felice se i suoi piani non dovessero andare come desidera?”. 
La risposta è un work in progress, così come la ricerca del posto migliore. “Quando ho iniziato a cercarlo avevo appena lasciato Roma ed ero rientrato senza troppa convinzione a Pisa. Devo dire che il primo traguardo è stato ritrovare il rapporto con la mia città, che è il posto in cui riesco a essere me stesso”. 

Le diverse identità di Giovanni Toscano

Se stesso significa diverse cose: scrittore - nel 2021 è uscito il suo romanzo d'esordio “Il guinzaglio”- , attore - nel 2018 è il protagonista nel film di Paolo Virzì “Notti magiche” ed è nel cast di  “Studio Battaglia” e “Romantiche” di Pilar Fogliati con la sceneggiatura di Giovanni Veronesi –, regista - ha diretto il corto “Seconde case” con cui ha vinto la menzione speciale al Festival del cinema e della televisione di Benevento 2024. E, naturalmente, cantautore. 
Nel 2022 escono i suoi primi singoli, “Stasera” e “Amore mio”, con cui apre i concerti di Carmen Consoli, Max Gazzè e Daniele Silvestri. Il 2023 è l’anno della sua opera prima, “Arrogantissimo” (LaTarma Records/BMG Italy), anticipata dal singolo “Giornataccia” e seguita da “Spaghetti gipsy”. 
“Tutto nasce da indecisione, irrequietezza e una grande voglia creativa”, spiega Giovanni, che aveva scelto di studiare architettura. Il destino, però, aveva in serbo per lui un’altra strada. “Il termine di iscrizione al test universitario era scaduto e così mi sono buttato sulla recitazione, una disciplina che impone verità. La ricerca e il desiderio di raccontare storie mi hanno portato alla scrittura, poi alla musica”. Anche se, quest’ultima, lo aveva già conquistato negli anni delle medie, quando suonava con gli amici in una roulotte in mezzo a un campo di grano. “Sembra l’incipit di un film horror – scherza Giovanni, che aggiunge: di quel ragazzino è rimasta la voglia di far andare di pari passo il lavoro e la creatività con i momenti di gioco e spensieratezza”.   

Emma Nolde e Assurdité

Una dicotomia rievocata nel vodcast che ha anticipato l’uscita del disco, in cui Giovanni e i suoi amici raccontano il percorso  creativo che ha portato alla pubblicazione. “Essendo un album molto intimo mi è piaciuta l’idea di presentarmi come giovane cantautore emergente nell’intimità della mia casa di campagna”. Ed è la campagna a sigillare anche il sodalizio con Emma Nolde, protagonista di “Oggi”, uno dei due featuring contenuti nell’album. “Ci siamo conosciuti nella sua casa di campagna e abbiamo subito notato un’affinità di dialetto e amore per la lontananza dalle grandi città, che ha dato vita a un pezzo molto intimo”. Al contrario di “Riunione di condominio”, scritto con Assurditè, che rispecchia la festosità dell’incontro tra i due artisti durante un festival. 
Con la sua voce graffiata Toscano affronta temi universali come l’amore, l’amicizia e il rapporto con il tempo, di cui si parlerà anche durante la rassegna “Incontri e racconti dal vivo”, inaugurata la scorsa settimanala a Est Bar a Milano, , per poi proseguire oggi, 7 aprile a Bologna, l’8 a Roma e il 9 a Pisa. “Sarà un racconto dell’album accompagnato da alcuni pezzi chitarra e voce, una dimensione che adoro, e tanto coinvolgimento del pubblico”, spiega Toscano “Il messaggio principale che vorrei passasse dalla mia musica e dalla mia esperienza è un consiglio che ripeto spesso anche a me stesso: non dare le cose per scontato e non accontentarsi”. E ricordarsi che non è un dramma se si fallisce all’Università o si ricevono delle porte in faccia. D’altronde non si sa mai il destino dove porterà. “Senza quei no – conclude - non avrei mai fatto musica”. 

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