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Non solo Rrari Dal Tacco: da Promessa a Marte, le nuove leve rap

I nomi da tenere d'occhio, racchiusi in questa playlist che parla il linguaggio del rap del futuro.
Non solo Rrari Dal Tacco: da Promessa a Marte, le nuove leve rap

La scena rap italiana è in costante evoluzione. Neanche il tempo di vedere un personaggio conquistare la vetta delle classifiche e consacrarsi che subito spunta un nuovo fenomeno, tutto da raccontare. Quello del momento è Rrari Dal Tacco, vero nome Matteo Sardella, classe 1999, originario di Monopoli, Bari. Il suo album d'esordio "Non sono gesù" è volato dritto ai primi posti della classifica Fimi/Gfk dei più ascoltati e scaricati della settimana in Italia. A lui è dedicata la copertina della playlist "Rap Italiano Game Over", che potete ascoltare proprio qui sotto, cliccando su play, e che raccoglie tutte le uscite più importanti del genere: è il volto e l'emblema di una nuova leva, tutta da scoprire. 

Già, perché oltre a Rrari Dal Tacco negli ultimi tempi sono spuntati almeno altri due nomi, entrambi - in un modo o nell'altro - interessantissimi. Uno è Promessa, classe 2003, di Milano, zona Bicocca: il suo ultimo singolo, "Febbre dell'oro", insieme ad Ele A, è una delle canzoni più chiacchierate del momento in ambito rap. L'altra è Marte, nome d'arte di Martina Totaro, classe 2004, originaria di Monte Sant'Angelo, in provincia di Foggia: si è fatta notare lo scorso anno grazie al suo singolo di debutto "Stay on bars #1", firmando un contrato con Thaurus, l'etichetta discografica e società di management che fa capo a Shablo. Il suo ultimo singolo, uscito per Universal, è "Fuori controllo". Senza dimenticare Low-Red, vero nome Mario Serra, rapper sardo, nato a Sassari il 3 dicembre 1998, leader del movimento emergente Nuova Sardegna: con il suo album "The biggest sblao eva eva eva" cerca la consacrazione dopo le collaborazioni con Night Skinny e Glocky. 

A caratterizzare le loro produzioni è un linguaggio nudo e crudo. Come nel caso di Rrari Dal Tacco, che fa un "gangstar rap molto diretto". Il suo "Non sono Gesù" rappresenta a tutti gli effetti un esordio sulla lunga distanza, dopo singoli come "Profondo sud", "Silenzioso", "Cose losche", con i quali il rapper cominciò a farsi conoscere nell'ormai lontano 2022: “Non ho mai avuto un lavoro vero e proprio, regolare. Ho sempre 'sgambettato' e fatto lavoretti qua e là, sono una persona a cui piace mettersi in gioco e reinventarsi e soprattutto essere capo di me stesso. Possiamo dire che la musica sia il mio primo vero e proprio lavoro", dice lui.

Il disco l'ha intitolato così, "Non sono Gesù", perché - spiega - "non mi voglio porre come un esempio o un modello, e anche perché tra i temi dell’album c’è quello della religione, che mi affascina. I temi del ‘sacro’ e del ‘santo’ sono parti integranti delle zone da cui provengo. Ricordo ad esempio mia nonna che si recava a fare l’offerta ai santi. Mi piaceva esplorare anche questi tratti tipici della mia terra e narrare questi aspetti legati alla cultura italiana”. Il sud è uno dei temi centrali del disco, che torna in pezzi come "In tenera età" e "In loop": “Grazie alla musica la mia vita è cambiata e come tutti sappiamo l’industria musicale si trova a Milano, dove girano i soldi. Nel pezzo dico 'faccio i soldi a Milano e li sotterriamo nel sud' per sottolineare che non soccombo alle tentazioni della grande città che portano allo sperpero di denaro, ma torno comunque sempre nella mia terra natìa. Il viaggio tra Nord e Sud è un continuo loop. Continuo a vivere in Puglia, a Monopoli a cui sono molto legato. A Milano non resto per più di una settimana. Per fare musica non devi trovarti per forza in una grande città del Nord. Il mio sogno resta vivere in campagna".

E dal sud arrivano anche ospiti come Kid Yugi, vero nome Francesco Stasi, di Massafra, provincia di Taranto, che non è già più una promessa della scena ma una solida realtà. Yugi ha unito le sue forze con quelle di Rrari Dal Tacco in "Bianca": “L'ho scritta dopo un weekend a Milano in cui ho conosciuto diverse ragazze fuori di testa. Al contrario di come potrebbe pensare qualcuno, non vuole essere una traccia offensiva nei confronti delle donne, ma semplicemente un racconto ironico e catchy su fatti realmente accaduti e conoscenze realmente incontrate. Inoltre, è ispirato al film Pulp Fiction con John Travolta e Uma Thurman".

E proprio "Bianca" è rimasto al primo posto della classifica singoli di Spotify Italia per oltre 1 settimana e ha raggiunto la seconda posizione nella classifica generale dei singoli FIMI/GFK. Un fenomeno trap che è diventato viralissimo sui social media, con oltre 35 mila creazioni su TikTok.

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