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8 marzo: otto giovani donne da tenere d'occhio nel mondo

Vi consigliamo i nomi di otto emergenti da ascoltare.
8 marzo: otto giovani donne da tenere d'occhio nel mondo

La voce delle donne può esprimersi in mille modi e provenire da luoghi e contesti diversi: può essere sussurrata, urlata, cantata, graffiata dal dolore o accesa di rabbia e passione. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, ecco otto artiste e band internazionali che stanno lasciando il segno e meritano di essere tenute d'occhio.

Doechii

La vittoria del Grammy come "Miglior album rap" per il suo "Alligator bites never heal" ha acceso su Doechii, vero nome Aylah Ji’mya Hickmon, classe 1998, nata e cresciuta a Tampa, in Florida, i riflettori del mondo intero. E all'improvviso la femcee scoperta da Kendrick Lamar, di cui sembra a tutti gli effetti la versione femminile, si è ritrovata ad essere percepita come una star. Ma la statuetta vinta a febbraio a Los Angeles - è diventata la seconda donna solista ad essersi aggiudicata il premio dopo la vittoria di Cardi B nel 2019 - non è un traguardo: tutt'altro. Ora per Doechii arriva la parte più difficile: consacrarsi e dimostrare che le aspettative riposte nei suoi confronti avevano un senso. (mm)

Kenya Grace

L'ep "The after taste", uscito lo scorso anno dopo il successo della hit mondiale "Strangers", vicinissima a tagliare il traguardo del miliardo di streams su Spotify, è stato solo l'antipasto dell'album d'esordio della 26enne musicista britannica - ma di origini sudafricane - che ha portato la drum'n'bass al vertice delle classifiche internazionali. Messa sotto contratto dalla Major Recordings, l’etichetta dance di punta della Warner Records, Kenya Grace punta ad aprire nuove strade al pop elettronico. Intanto nel suo calendario c'è già un appuntamento speciale: il 6 agosto si esibirà allo Sziget di Budapest, tra i festival musicali più attesi e importanti in Europa. (mm)

Saya Gray

“Inni eccentrici di cuori infranti rimbalzano nella storia del pop”, così il “Guardian” ha intitolato la recensione di “SAYA”, album di debutto di Saya Gray. Classe 1995, nata e cresciuta a Toronto, ma di origini giapponesi e scozzesi, è un’artista difficile da incasellare, capace di trasformare il caos emotivo in melodie ipnotiche, stratificate e imprevedibili. Dopo aver lavorato come bassista per artisti come Daniel Caesar ed essere stata anche direttrice musicale per Willow Smith, la polistrumentista ha iniziato a catturare l’attenzione con progetti che l’hanno vista sperimentare e spaziare tra hyperpop, folk, jazz, industrial rock ed elettronica glitch. Tra il 2022 e il 2024 sono usciti “19 Masters” (2022) e i due EP “Qwerty”, che hanno anticipato il primo album in studio, uscito il 21 febbraio 2025. Tra folk sperimentale, soul e avanguardia pop, “SAYA” conferma il talento visionario di Saya Gray, che rielabora il passato per riscrivere il futuro della musica. (ep)

Horsegirl 

Loro sono Nora Cheng, Penelope Lowenstein e Gigi Reece, vengono da Chicago, Illinois, e insieme danno vita alle Horsegirl, una delle band più fresche e affascinanti della nuova scena indie rock. Cresciute tra scantinati e filosofia DIY, hanno trasformato la loro passione per il noise rock e il post-punk in un sound che richiama Sonic Youth e My Bloody Valentine, ma con una vitalità tutta loro. Il loro album di debutto, “Versions of Modern Performance “(2022), pubblicato dalla prestigiosa Matador Records, ha conquistato critica e pubblico con chitarre ruvide, armonie sognanti e un'attitudine che fonde nostalgia e ribellione. Nonostante la giovane età, le Horsegirl hanno già dimostrato di avere visione e carattere: un trio da tenere d'occhio, capace di reinventarsi. Il loro secondo lavoro di studio, “Phonetics on and on”, uscito lo scorso 14 febbraio, è già uno dei dischi indie rock dell'anno. (ep)

Cumgirl8

Non è un caso che il titolo del loro disco d'esordio, "The 8th cumming", uscito lo scorso anno, sulla copertina sia scritto con quel verde lì, il verde brat reso un fenomeno di costume da Charli XCX la scorsa estate, lo stesso che hanno scelto per il vinile colorato dell’album: le Cumgirl8 sono quanto di più brat ci sia in giro attualmente. Provocatorie, impegnate, irriverenti, iconoclaste, Lida Fox, Veronika Vilim, Avishag Rodrigues e Chase Lombardo sono partite nel 2019 dagli scantinati di Manhattan con una missione: sovvertire lo status quo del rock con la loro attitudine riot, urlando slogan contro il patriarcato e il capitalismo. Se nell'album dello scorso anno hanno parlato di cyberfemminismo, chissà cosa si inventeranno per il nuovo disco al quale stanno lavorando.

Pretty Wild

Fondendo ribellione ed emozioni sincere in un'esperienza sonora che sfida le convenzioni, Jyl e Jules Wylde hanno unito le forze per formare una band nu metal. Pretty Wild è il nome che si sono date le due sorelle originarie di Las Vegas. Dal singolo "Xanax and Champagne" del 2022, passando per l'Ep "Trigger warning" dell'anno successivo e fino al nuovo singolo "Button eyes", il duo affronta temi come la disillusione, le sfide dell'industria musicale e la ricerca dell'autenticità oltre le costruzioni sociali, catturando l'attenzione di un pubblico in cerca di qualcosa di diverso. Recentemente, le Pretty Wild hanno anche collaborato alla colonna sonora del film "Queen of the Ring", reinterpretando "The Unforgiven" dei Metallica insieme alle Kittie e a Diamante, con la partecipazione di Aaron Gilhuis. (ep)

Spiritbox

Suoni eterei e potenza abrasiva scandiscono i ritmi degli Spiritbox, una delle band più innovative della scena metal moderna che trova nella voce di Courtney LaPlante il cuore pulsante del gruppo. Proprio da un’idea della cantante e del chitarrista Mike Stringer, entrambi ex componenti degli iwrestledabearonce, sono nati gli Spiritbox. Hanno rapidamente conquistato il pubblico con il loro sound unico, che mescola il metalcore, il djent e l'elettronica, con Courtney capace di spaziare dal delicato canto pulito a growl devastanti con naturalezza disarmante. Il loro album di debutto, "Eternal blue", ha catapultato la band canadese nel panorama internazionale, seguito dal nuovo disco “Tsunami sea” che vede il gruppo spingersi verso nuovi orizzonti per imporsi come una delle icone emergenti del metal. (ep)

Dasha 

Piccole Taylor Swift crescono. Classe 2000, originaria di San Luis Obispo, in California, Anna Dasha Novotny - origini ceche - ha cominciato a far parlare di sé lo scorso anno grazie al singolo "Austin (Boots stop workin')", tra pop e country, diventato virale su TikTok e arrivato a superare quota 700 milioni di streams su Spotify. Ora dopo l'uscita dell'album "What happens now?", pubblicato lo scorso anno, la cantautrice è chiamata a confermarsi, affinando il suo talento (mm)

 

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