Il fenomeno Gracie Abrams, spiegato

“Felt good about you, felt good about you”, “Mi sentivo bene con te, mi sentivo bene con te”, canta Gracie Abrams sul palco nella prima delle 23 canzoni della scaletta del suo concerto, e le voci dei fan sovrastano subito quella della 25enne cantautrice di Los Angeles che negli ultimi mesi si è imposta come uno dei nuovi fenomeni del pop mondiale. C’è chi si mette le mani nei capelli, chi piange, chi urla a squarciagola: le immagini sono quelle dei video su YouTube dei concerti della star da oltre 5 miliardi di streams solo su Spotify, che i fan italiani si preparano però a vivere ora in prima persona. L'attesa è alle stelle per lo show che questa sera vedrà Gracie Abrams esibirsi sul palco del Forum di Assago, a Milano, con quello che è il suo unico appuntamento per il 2025 nel nostro Paese, nonché il primo concerto in assoluto della cantautrice statunitense in Italia. La data è stata annunciata lo scorso luglio ed è stata dichiarata sold out a ottobre: in tre mesi sono stati venduti oltre 11 mila biglietti. I fan hanno deciso di accoglierla con una fan action già spoilerata sui social: dei cartoncini andranno a comporre i colori della bandiera italiana. Molti sono accampati già da giorni nelle tende allestite fuori dal Forum di Assago: stanno sfidando le basse temperature e la pioggia pur di assicurarsi un posto sotto al palco, possibilmente a pochi metri di distanza dalla voce di “That’s so true”, così come si intitola la canzone più popolare in assoluto di Abrams, nella quale la cantautrice si rivolge all’ex fidanzato, che con la sua nuova fiamma vive la stessa routine che un tempo condivideva con lei.
Scene, queste, che ricordano un po' quelle viste con Taylor Swift: la gracieabramsmania è sorellina della taylorswiftmania. Non a caso, è stata la stessa popstar dei record a generare il fenomeno di Gracie Abrams, 4,2 miliardi di streams complessivi con l’album “The secret of us”, uscito lo scorso giugno, trainato dal duetto con Swift su “Us” (con il quale all’inizio del mese le due hanno sfiorato la vittoria del Grammy Award come “Best Pop Duo/Group Performance”, poi andato a Lady Gaga e Bruno Mars con “Die with a smile”). Era l’autunno del 2022 quando la star di “Cruel summer” annunciò che l’allora semisconosciuta Gracie Abrams sarebbe stata tra gli artisti d’apertura dei concerti del suo “Eras tour”, destinato a infrangere tutti i record. Di lei, che aveva cominciato a farsi largo tra le cantautrici di nuova generazione con singoli come “Feels like” (la lettera di una ragazza col cuore spezzato all’ex fidanzato) e “Where do we go now?” (un’altra canzone sulla fine di una storia d’amore), Swift disse: “Mischia fragilità e introspezione in un modo che sento vicino al mio. Mi fa capire che io e lei abbiamo iniziato a scrivere canzoni per lo stesso motivo, per provare a dare un senso a quello che proviamo. A volte mi sembra che quando canta stia lì lì sul punto di piangere e noi siamo tutti seduti in cerchio intorno a lei ad ascoltare le sue storie”.
Di strada ne ha fatta, da allora, Gracie Abrams. E ora tutti vogliono un pezzetto di lei. Come Selena Gomez e Benny Blanco, che l’hanno arruolata per uno dei brani che saranno contenuti nel loro album congiunto, “Call me when you break up”, appena uscito come singolo. Classe 1999, ex studentessa del Barnard College, dove studiava relazioni internazionali (prima di lasciare gli studi dopo un anno per focalizzarsi sulla musica), figlia del grande J.J. Abrams , uno dei creatori di “Lost”, tra le serie di maggiore successo della storia della tv (oltre che regista di film come “Mission: Impossible III”, “Star Trek”, “Star Wars: Il risveglio della forza” e “Star Wars: L’ascesa di Skywalker”), in questi tre anni la stellina del pop si è costruita un solidissimo repertorio: da “I miss you, I’m sorry” a “I know it won’t work”, passando per “21”, “Risk” e “Mess it up”, sul palco, insieme alla band composta dal bassista Cooper Cowgill, dalla chitarrista Elle Puckett, dalla tastierista Casey Kalmenson e dal batterista Gabe Smith, snocciola le hit con le quali è diventata una portavoce della sua generazione, con
Swift le ha messo a disposizione uno dei suoi uomini di fiducia, Aaron Dessner, una delle colonne portanti dei National: c’è il suo zampino nei pezzi che compongono “The secret of us”, tra country, pop e indie. In scaletta non mancherà quella “ Close to you ” rimasta sette anni in un cassetto, prima che Abrams si decidesse a pubblicarla lo scorso anno: oggi conta, da sola, oltre 300 milioni di streams su Spotify.