
Ha deciso che, per questa nuova esperienza, si presenterà solo come Viola, ma chiunque a prima vista la riconoscerà come la giovane attrice e figlia d’arte Violante Placido. “Don’t be shy…” è il titolo del suo disco di debutto: dieci canzoni che invece di rimandare alla tradizione italiana pescano del pop anglosassone più dolce e divertente. “Ho scelto di firmarmi come Viola perché questo disco è stato realizzato in maniera molto intima, assieme ad alcuni amici, e Viola è il nomignolo che usano i miei genitori e i miei amici. Violante Placido è un nome che uso sul lavoro e che vedo come una cosa un po’ più formale”, ha spiegato l’attrice. “La lavorazione di questo album è stata molto lunga, è iniziata con l’amicizia con alcuni ragazzi di Pescara coi quali ho iniziato a suonare. Ho comprato una chitarra e me la portavo anche sul set. Poi ho conosciuto Giulio Corda dei Giulio Dorme che, dopo lo scioglimento del suo gruppo, aveva fondato un’etichetta, la Benka, e aperto uno studio di registrazione. Così, quando ho avuto un po’ di materiale, sono andata da lui”.
Il debutto di Viola si fa notare per il cantato in inglese, con l’eccezione di “Niente si muove” e “A zero”, quest’ultimo con testo scrito da Vera Gemma.
“L’album è quasi tutto in inglese perché mi è venuto così, ho sempre frequentato scuole inglesi ed è praticamente la mia seconda lingua. Questo disco è nato d’istinto e grazie all’inglese riuscivo ad esprimere di getto le mie emozioni, mentre facevo più fatica quando usavo l’italiano. Ma l’aver inserito due canzoni in italiano rappresenta il mio tentativo di rompere questo blocco che ho dovuto affrontare”.
“Don’t be shy…” sarà presentato per mezzo di un tour che Viola sta preparando: “Ho molta voglia di suonare dal vivo. Per me è come festeggiare: perché prima si scrivono le canzoni, poi si registrano e, alla fine, quando tutto è ha preso forma, si festeggia suonando. Sicuramente sarò molto timida nelle prime esibizioni, ma spero che questa timidezza si sciolga un po’ alla volta dopo la prima canzone. Sarà sicuramente una grande emozione”.
Il debutto di Viola si fa notare per il cantato in inglese, con l’eccezione di “Niente si muove” e “A zero”, quest’ultimo con testo scrito da Vera Gemma.
“L’album è quasi tutto in inglese perché mi è venuto così, ho sempre frequentato scuole inglesi ed è praticamente la mia seconda lingua. Questo disco è nato d’istinto e grazie all’inglese riuscivo ad esprimere di getto le mie emozioni, mentre facevo più fatica quando usavo l’italiano. Ma l’aver inserito due canzoni in italiano rappresenta il mio tentativo di rompere questo blocco che ho dovuto affrontare”.
“Don’t be shy…” sarà presentato per mezzo di un tour che Viola sta preparando: “Ho molta voglia di suonare dal vivo. Per me è come festeggiare: perché prima si scrivono le canzoni, poi si registrano e, alla fine, quando tutto è ha preso forma, si festeggia suonando. Sicuramente sarò molto timida nelle prime esibizioni, ma spero che questa timidezza si sciolga un po’ alla volta dopo la prima canzone. Sarà sicuramente una grande emozione”.
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