Bastille: Dan diventa solista, ma con il nome della band

La differenziazione è un po’ goffa, ma necessaria. “&”, il nuovo album dei Bastille, viene presentato come “Bastille presents”. Esce con il nome della band, ma non è davvero un nuovo disco del gruppo britannico che dopo l’esordio del 2013 con “Bad blood”, contenente la hit “Pompeii” (oltre 1 milione di copie vendute solo nel Regno Unito, oltre ai vari Dischi d’oro e di platino collezionati in tutta Europa), si è un po’ perso. È un progetto realizzato solo dal frontman, Dan Smith, che però ha deciso di continuare a usare il nome della band da lui fondata: “Sono cresciuto ascoltando Sufjan Stevens, Anohni, Simon & Garfunkel, Crosby, Stills, Nash & Young, Laura Marling e molta musica leggermente più calda e minimale di quella che forse hanno prodotto i Bastille. Questo disco è nato dal desiderio di fare qualcosa al di fuori di quello”, dice lui. “&”, si pronuncia “ampersand”, arriverà nei negozi e sulle piattaforme di streaming domani, venerdì 25 ottobre. Sarà presentato da Dan Smith con un tour che partirà il 10 novembre da La Cigale di Parigi e che poi farà tappa a Bruxelles (11 novembre, Ciruque Royal), Amsterdam (13 novembre, Royal Theatre Carré), Berlino (14 novembre, Theatre Des Westens) e Londra (17 novembre, Shepherd’s Bush Empire), prima di arrivare dall’altra parte dell’Atlantico: nessuna data in Italia, nonostante il successo che il gruppo ha avuto nel nostro Paese negli anni (il singolo “Happier” ha vinto due Dischi di platino, “Good grief” ha vinto un Disco di platino, “Pompeii” è arrivata addirittura al triplo platino).
La “&” del titolo ha un significato preciso. La “e commerciale” è il filo conduttore che lega tutti i brani contenuti nel disco. “Leonard & Marianne” parla della relazione tra Cohen e la sua musa Marianne Ihlen, “Blue Sky & the painter” racconta la lotta di Edvard Munch contro la depressione, e via dicendo: “Volevo che queste canzoni sembrassero davvero umane. Penso che uno degli scopi della loro realizzazione fosse prendere queste persone che agli occhi di molti somigliano a un cartone animato e cercare di umanizzarle. Ho pensato che sarebbe stato interessante realizzare qualcosa che sembrasse davverio organico e caldo, ma anche perfetto e complicato - ha detto Smith a Rolling Stone UK - volevo fare qualcosa che fosse più piccolo a livello sonoro e che fosse semplicemente affascinante a livello creativo per me. Volevo farlo da anni e quando abbiamo finito il tour alla fine dell’anno scorso, sono tornato a casa e ho finito per completare queste canzoni che avevo realizzato. Ho finalmente avuto il tempo di pensare davvero alle persone di cui parlavano ed esplorare le loro storie”.
Per farlo, il cantautore ha approfittato della pausa che hanno deciso di prendersi i Bastille dopo il lungo tour legato all’album “Give me the future”, uscito nel 2022: “Sapevo che i Bastille si sarebbero presi una pausa e una volta che mi sono un po' ristabilito nella normalità, ho rivisto le canzoni e ho iniziato a riscriverle”, ha detto Dan Smith alla rivista britannica New Musical Express. Ha lavorato al disco insieme a Mark Crew, al fianco dei Bastille sin dal giorno zero (ma ha lavorato anche con Rag’n’Bone Man, James Arthur, James Blunt, l’ex One Direction Louis Tomlinson e i Tears For Fears): “A gennaio ci siamo messi d’accordo con Mark e altri amici per registrare questo disco. Sapevo che volevo farlo in un modo nuovo e diverso. Ho scritto queste canzoni sul tavolo della mia cucina, quindi dovevano suonare fatte in casa, intime e calde. Ho contattato un sacco di persone fantastiche e creative: musicisti, artisti e molto altro, invitandoli tutti a far parte di questo progetto di narrazione. Per me, è stato il processo più brillante, divertente e rilassato, mentre cercavo anche di rendere giustizia alle vite e alle storie di queste persone fantastiche”.
Il futuro dei Bastille è un’incognita. Dan Smith dice di avere un mucchio di idee nuove per i prossimi progetti della band, ma al momento le sue attenzioni sono tutte concentrate su questo progetto da solista: “So solo che ho avuto un anno molto produttivo e ho un sacco di idee su cosa faremo dopo con i Bastille perché adoro fare quei dischi. Penso che si tratti sempre di provare a fare qualcosa di leggermente diverso ogni volta. Penso che sarà davvero emozionante, ma al momento sto solo vivendo in questo spazio creativo emozionante e incredibilmente appagante”.