Classic rock: Keith Emerson, ritratto dell'artista da giovane
Quel che è certo è che Keith Emerson si è tolto la vita l'11 marzo 2016 all'età di 71 anni con un colpo d'arma da fuoco alla testa nella sua casa di Santa Monica, in California. Quel che è meno certo è il motivo per cui il musicista britannico si sarebbe tolto la vita. Il rapporto del coroner della contea di Los Angeles enumera quali cause principali la depressione e la presenza di alcune malattie cardiache acutizzate da un abituale consumo di alcool. La sua compagna, lungi dal giungere a pensare che potesse abbracciare una decisione così drastica e definitiva, ha raccontato che negli ultimi tempi trascorsi insieme Keith era perennemente preoccupato a causa dei problemi ai terminali nervosi del suo braccio destro che, nonostante fosse stato operato, parevano solo che peggiorare. Emerson non riusciva proprio a darsi pace, non riusciva ad accettare il fatto, perfezionista com'era, che non avrebbe più potuto suonare offrendo il 100% del suo talento e delle sue capacità artistiche. Una tesi forse semplicistica, forse romantica, per quanto cruda, sostiene che la musica e il pianoforte hanno rappresentato per Keith Emerson il senso stesso della vita; quindi, deve avere pensato, se non riesco ad essere un musicista completo tanto vale farla finita. A supporto di questa tesi viene in aiuto Greg Lake, suo compagno negli Emerson, Lake & Palmer, che, saputo della sua scomparsa, si disse molto dispiaciuto ma di certo non sorpreso per l'accaduto. Per Lake Emerson possedeva da sempre un'anima alquanto tormentata, aveva una parte oscura dentro di sé che era dominata dai fantasmi. Gli unici momenti in cui era realmente felice erano quelli in cui suonava.
Ma partiamo dall'inizio. A causa della guerra, la seconda guerra mondiale, Keith Noel Emerson nasce, il 2 novembre 1944, nella cittadina di Todmorden, all'interno e verso il nord dell'Inghilterra, dove la famiglia era sfollata da Worthing, posta sulla costa, di fronte all'Europa continentale, per evitare i bombardamenti da parte dell'aviazione tedesca. A guerra conclusa la famiglia Emerson tornò a Worthing e fu lì che crescendo il ragazzo sviluppò una grande passione per il pianoforte. Il merito di avere avviato Keith allo studio di quello strumento va ascritto al padre. Naturalmente il signor Emerson non poteva di certo immaginare che il figlio si sarebbe ritagliato uno spazio nella storia del rock distinguendosi come uno dei tastieristi più importanti della sua epoca, portando in primo piano il ruolo delle tastiere che fino alla sua comparsa sulla scena erano state, tranne alcuni casi isolati, uno strumento di mero complemento. In più cercò di coniugare rock e musica classica e così facendo diede vita a un genere musicale definito progressive rock.
L'occasione che permise a Keith Emerson di mettere in mostra le proprie virtù comparve sotto le sembianze della cantante nera americana Patricia Ann Cole, nota come P.P. Arnold. La allora 21enne P.P. in Gran Bretagna volò alta in classifica nella primavera del 1967 con la canzone "The First Cut Is the Deepest", brano scritto per lei da Cat Stevens (che lo incluse successivamente nel suo album del dicembre 1967 "New Masters"). La Arnold era sprovvista di un gruppo che la potesse sostenere dal vivo, qualcuno le fece il nome di Emerson che, in quattro e quattr'otto, mise insieme una band chiamata Nice (nome suggerito dalla stessa Arnold). Keith ha la lungimiranza (e forse anche la sfrontatezza) di chiedere che il gruppo possa avere una parte dello spettacolo, una ventina di minuti, tutta per sé. Questo escamotage si rivelò vincente. Vennero notati dal produttore dei primi Rolling Stones, Andrew Loog Oldham, che gli chiese di scrivere un album. I Nice non avevano canzoni proprie ma Keith Emerson non intendeva perdere l'opportunità che la sorte e il talento gli avevano presentato. “La prima cosa che scrissi fu una canzone chiamata "Azrial"… Ho incorporato un pezzo di Rachmaninoff intitolato 'Prelude In C Minor', fu l’inizio della contaminazione della musica classica con il rock.” Per farsi un'idea di cosa fossero i Nice, che ora vengono salutati come i pionieri del prog rock, nel filmato qui sotto eseguono "America", cover della canzone di Leonard Bernstein scritta per il musical 'West Side Story' e loro maggiore successo a 45 giri. Keith Emerson salta da una parte all'altra delle tastiere e va a infilare due coltelli tra i tasti dell'organo così da generare dei suoni continui, espediente teatrale che utilizzerà spesso nel corso della carriera.
A proposito di questa spettacolare trovata spiegò: “Avevo visto questo pazzo chiamato Don Shinn suonare l'organo al Marquee e usare un cacciavite. Pensavo di poter andare oltre con i coltelli, sia per tenere premute le note, sia per ottenere il suono di una sirena antiaerea. All'inizio comprai un pugnale turco ricurvo. Ma Lemmy (all'epoca roadie del bassista dei Nice Lee Jackson, ndr) disse con quel suo vocione: 'Ciò che vuoi sono i pugnali della Gioventù Hitleriana. Se hai intenzione di usare un coltello, usane uno adatto!’”. Nel 1968 i Nice pubblicarono due album, nel 1969 ne seguì un altro, e nel 1970 il gruppo si sciolse. In una intervista con Classic Rock, anni più tardi, Emerson, che di fatto causò il disfacimento dei Nice, raccontò: “Fui impulsivo. Sentivo che tutti saremmo dovuti andare avanti ed esplorare altre dimensioni musicali. Quando diedi la notizia a Lee, la prese bene. Ma Brian (Davison, il batterista, ndr) ne fu molto turbato. Quando scoprirono con chi avrei lavorato – Greg Lake e Carl Palmer – entrambi dissero: 'Buona fortuna. Ne avrai bisogno!’”. I Nice furono tra i pionieri della musica progressiva. Del successo di quella rivoluzionaria esperienza, Keith disse: "Penso che la nostra eredità sia duratura perchè abbiamo dimostrato che si può suonare musica interessante e stimolante, senza dover scendere a compromessi." Nel 1970 venne, come detto, il tempo degli Emerson, Lake & Palmer, forse il primo grande supergruppo del rock. Ma questa è un'altra storia.