Red Hot Chili Peppers: ecco i video storici in alta definizione

Un’operazione di restyling che sta generando entusiasmo tra i fan. I Red Hot Chili Peppers sul loro profilo YouTube stanno ripubblicando in alta definizione i video realizzati per alcuni pezzi storici, con colori e immagini definiti nel dettaglio e non più opachi, appannati o consumati dal tempo. Un modo per permettere al loro pubblico di rituffarsi in quell'immaginario, potendo rigoderne ogni dettaglio e sfumatura. Che sia una scelta legata a un nuovo tour, magari celebrativo, di alcuni dischi? Difficile dirlo, conoscendo anche alcune rigidità sulle scalette da parte della band californiana, ma alcuni sognano nostalgicamente di riavvolgere il nastro del tempo, visto che dal primo disco della formazione a oggi sono passati esattamente quarant’anni.
Intanto Anthony Kiedis, Flea, Chad Smith e John Frusciante hanno ri-pubblicato i video di “True men don't kill coyotes”, “Jungle man”, “Catholic school girls rule”, “Fight like a brave”, “Higher ground”, “Taste the pain”, “Knock me down” e “Show me your soul”. E la lista potrebbe ovviamente allungarsi. “True men don't kill coyotes” è tratto dal loro album di debutto “The Red Hot Chili Peppers” del 1984 mentre “Jungle man" da “Freaky Styley”, progetto dell’anno successivo. La clip mostra riprese da concerti dei Red Hot mentre si divertono fuori stage in quegli anni. La canzone fu scritta dal cantante Kiedis e da lui dedicata al bassista Michael "Flea" Balzary. “Catholic school girls rule” è il terzo singolo estratto sempre dal secondo disco: la canzone prende in giro le presunte abitudini sregolate delle studentesse delle scuole cattoliche. È accompagnata da un riff veloce di basso, scandito da Flea, e da un drumming altrettanto rapido.
"Fight like a brave" arriva da “The uplift mofo party plan” del 1987. Secondo l'autobiografia di Anthony Kiedis, “Scar Tissue”, la canzone parla dei problemi dei Red Hot con la droga e in particolare con l'eroina. “Higher ground” è una reinterpretazione del brano di Stevie Wonder. “Taste the pain” esce fuori da “Mother's Milk” del 1989: la canzone fu registrata prima che al gruppo si unisse il batterista Chad Smith, alla batteria lavorò in studio Phillip "Fish" Fisher dei Fishbone. Nello stesso progetto è contenuta “Knock me down”: fu scritta come inno contro l'eroina, dopo la morte per overdose del primo chitarrista Hillel Slovak, un lutto pesantissimo per i Red Hot. Infine “Show me your soul”: fu distribuita come singolo nel 1990, come parte della colonna sonora del film “Pretty Woman”. Inoltre fu anche inserita successivamente nella compilation “What Hits!?” del 1992.