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"Uzeda – Do It Yourself": il documentario che racconta la band

La pellicola ripercorre la storia della formazione catanese prodotta da Steve Albini.
"Uzeda – Do It Yourself": il documentario che racconta la band

Il 13 giugno, il Biografilm Festival di Bologna presenterà in anteprima nella sezione Arts & Music il documentario "Uzeda – Do It Yourself" di Maria Arena, che racconta la storia della noise band siciliana Uzeda

Nel 1991, il gruppo invia un demo a Steve Albini, leggendario produttore di Chicago, che accetta di lavorare con loro e vola a Catania per registrare l'album "Waters". Questo incontro segna l'inizio di una lunga collaborazione e amicizia, durata sino alla recente scomparsa di Albini.

Il documentario ripercorre le tappe principali della carriera degli Uzeda, dalla registrazione di due Peel Session alla BBC fino alla firma con l'etichetta indipendente di Chicago Touch & Go. Il film esplora anche la dimensione umana dei membri del gruppo, la loro dedizione alla musica e i sacrifici fatti per alimentare la loro passione. 

Il nome Uzeda, ispirato alla porta barocca di Catania, riflette il loro legame con la città e la Sicilia, un luogo inaspettato per i loro suoni ruvidi e oscuri.

Girato tra il 2016 e il 2020, il documentario include materiale di repertorio, scene di vita quotidiana dei membri della band, la storia dei loro dischi e immagini dei loro concerti, in particolare quelli del 25 e 26 maggio 2018 all'Afrobar di Catania, in occasione del 30° anniversario della band, dove si sono esibiti con gruppi affini come Three Second Kiss, The Ex, Shellac (la band di Steve Albini), Black Heart Procession e June of 44.

Il documentario viaggia tra presente e passato, dolori e gioie, pause e ripartenze, evidenziando la ferrea volontà degli Uzeda di rimanere indipendenti e lontani dalle logiche di mercato. 

Prima dell'era dei social e delle piattaforme come Bandcamp, l'etica del "do it yourself" rappresentava una scelta di campo sociale e politica, che gli Uzeda hanno sempre rivendicato.

A proposito del film Maria Arena, autrice e regista, dice

"The best plan is 'the no plan'" è la frase che ho spesso sentito ripetere ad Agostino Tilotta, chitarrista della band Uzeda. Un po’ come dire “virennu facennu”, si vede facendo, tipica espressione del sud che invita a fare senza troppi programmi: adattare la progettualità agli accadimenti.
Ed è così che ho iniziato questo film, senza un piano, seguendo il desiderio di fissare un pezzetto di vita e di storia degli Uzeda, perché ci fosse una traccia audiovisiva che raccontasse il modo di essere di una band indipendente che ha mantenuto questa prospettiva per 30 anni.

Un film per scoprire come si può vivere mettendo al primo posto la musica, la ricerca, la sperimentazione, il dialogo con se stessi, un’economia senza plusvalore. I soldi, proprio come la chitarra, il basso, la batteria e le corde vocali, sono solo uno strumento; e il suono non è la somma degli strumenti, è altro, è qualcosa di dirompente che si scatena. Posizione radicale, senza compromessi, che mi ha rapita dal pensiero catastrofico e autodistruttivo imposto all’immaginario dalla società in cui tutti abitiamo.

 

Titolo: Uzeda – Do It Yourself
Scritto e diretto da Maria Arena
Durata: 102 minuti
Produzione: Italia, 2024
Produttori: Point Nemo, DNA Audiovisivi
Locandina: Stefano Libertini

 

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