L'electro-punk scapestrato dei Fat Dog sta facendo parlare

Quando la band si formò, tra i palazzi e le strade del sud di Londra, in piena pandemia, si racconta che i componenti, dopo aver deciso di chiamarsi Fat Dog, stabilirono due regole: come degli amici a quattro zampe, i vari appartenenti, da quel momento in poi, si sarebbero presi cura l’uno dell’altro, e decisero anche che non ci sarebbe mai stata la presenza di un sassofono nella loro musica. La storia di Joe Love, Chris Hughes, Ben Harris, Morgan Wallace e Johnny 'Doghead' Hutch è alla “vecchia”, nel senso che passa attraverso una serie di meccanismi musicali mai veramente estinti, e che oggi hanno un sapore quasi romantico: tra questi c’è il passaparola tra chi li ha visto esibirsi dal vivo.
Il gruppo ha aperto i concerti di formazioni come Viagra Boys e Yard Act, facendosi notare e pubblicando i primi singoli, riuscendo nel giro di pochi anni a diventare una realtà di culto con un pugno di canzoni. Locali pieni, performance teatrali e folli, balli scatenati, copertine di magazine importanti come Nme, interesse crescente dagli amanti del rock e della scena post punk Uk: i Fat Dog, oggi, sono una delle band emergenti più interessanti e chiacchierate del Regno Unito. “La nostra musica è l’esatto opposto della musica pensante”, scherzano i Fat Dog, che nascono prima sul palco che nelle piattaforme di streaming. La loro formula? Un concentrato caotico di punk, dance ed elettronica, un sound scapestrato, sporco e allo stesso tempo con delle evidenti e irresistibili venature pop. Il primo singolo della band, “King of the Slugs” , è stato pubblicato nell'agosto 2023. La canzone, una traccia di sette minuti che combina musica punk e techno, è stata coprodotta da Love e James Ford ed è stata accompagnata da un video musicale diretto da Dylan Coates. Il pezzo è stato inserito alla posizione numero 33 nell'elenco delle 50 migliori canzoni del 2023 di Nme.
Il singolo successivo, “All the same”, è stato pubblicato nel gennaio 2024, accompagnato da un video musicale con Neil Bell. “Running”, un assaggio di trance scapestrata e contorta, con un video diretto da Stephen Agnew, è l’ultimo estratto dal loro primo disco “Woof”, in uscita il 6 settembre. Prodotto da Joe Love, James Ford e Jimmy Robertson, per questo primo capitolo discografico, il gruppo rivendica diverse influenze che includono Bicep, I.R.O.K., Kamasi Washington e il gruppo sperimentale russo edm Little Big. La formazione passerà anche dalle nostre parti: l’11 agosto allo Ypsigrock Festival a Castelbuono e saranno tra i protagonisti, dal 12 al 15 settembre, anche al Poplar Festival, a Trento.