Come le Supremes sotto LSD: i Gossip raccontano il nuovo album

“Siamo sopravvissuti. Siamo venuti dal nulla e ce ne siamo andati. Ed essere qui vent’anni dopo e continuare a fare musica insieme è semplicemente incredibile”, dicono i Gossip. Da meteore a band di culto, che dopo oltre dieci anni di assenza (sono dodici, per la previsione), tornano con un nuovo album, che è insospettabilmente tra le uscite discografiche più attese di questa stagione: è la nuova vita della band di Beth Ditto, pronta a (ri)scatenare - finalmente - tutta la sua potenza. “Real power”, che arriverà domani, punta a riportare i Gossip al centro della scena indie rock, della quale il trio negli Anni Duemila ha scritto alcune delle pagine più sfiziose con dischi come “Movement”, “Standing in the way of control” e “Music for men”, quest’ultimo contenente quella “Heavy cross” che ad oggi rimane l’unica vera hit del gruppo, mezzo milione di copie vendute nel 2009 e una decina tra Dischi d’oro e di platino vinti in tutta Europa. Dietro quel disco c’era lo zampino di Rick Rubin, il guru del rock degli ultimi trent’anni: ed è proprio dallo Special One del music biz che ripartono Beth Ditto, Nathan Howdeshell e Hannah Billie.
Rubin ha avuto un ruolo fondamentale per la reunion del trio. Beth Ditto gli aveva chiesto di darle una mano per l’ideale successore del suo album d’esordio solista “Fake sugar”, nel 2019: lui le suggerì di richiamare Howdeshell - basso, chitarra, tastiere - per alcune session nella sua casa-studio a Kauai, isoletta dell’arcipelago delle Hawaii dove il produttore da 8 Grammy Awards vinti e chissà quanti milioni di copie vendute con i bestseller dei Red Hot Chili Peppers, dei Run-DMC, dei Beastie Boys, degli Slayer, di Johnny Cash, dei Rage Against the Machine, di Shakira e di Santana, si è ritirato da qualche anno, e Beth ha detto sì. Ai due, poi, poco dopo si è aggiunta pure Hannah Billie, la batterista: non era più un disco solista di Beth Ditto, ma un nuovo album dei Gossip. “Non sembra una reunion: è semplicemente un nostro nuovo disco”, sottolineano loro oggi, come a dire che il gruppo, in realtà, non si è mai sciolto, ma era stato solo congelato. Nelle undici tracce contenute in “Real power” il trio celebra il potere galvanizzante della musica, la gioia dell’espressione creativa. Lo fa con un sound esplosivo, detonante, che riprende l’energia dei precedenti dischi dei Gossip, ma aggiunge nuove sensazioni e suggestioni: “‘Act of god’ è come una canzone delle Supremes, ma psichedelica. ‘Give it up for love’ è una jam funky in stile Talking Heads. In ‘Crazy’ Beth canta in un registro mai utilizzato in un album dei Gossip: è partita con un sound in stile Young Marble Giants e alla fine è diventata una canzone delle Go-Go’s”, spiegano. Dal vivo fonderanno gli amplificatori. A proposito: in Italia passeranno in tour - a distanza di dieci anni dall’ultima volta - la prossima estate, per due date. Il 22 giugno saranno a Roma, sul palco dell’Invincible Fest Spin Off di Villa Ada, il giorno dopo a Milano sul palco del Magnolia Summer 2024.
“Abbiamo avuto un’esplosione creativa. Eravamo in fiamme, registrando giorno e notte. Siamo stati in grado di inseguire dal punto di vista sonoro tutto ciò che volevamo. Rick ha questo studio fantastico pieno di vetrate: suoni la chitarra guardando l’oceano: ha avuto un effetto sulla musica, che non è così oscura come avrebbe potuto essere”, spiega Nathan Howdeshell. Quelle atmosfere legate all’ambiente sono inevitabilmente entrate direttamente nel disco. Basti ascoltare “Turn the card slowly”: “Potete sentite l’influenza hawaiana sulla chitarra solista, conseguenza della musica eseguita alla slide guitar che sentivamo alla radio”. “Questo disco è stato registrato nel modo più strano e confuso possibile, in pieno stile Gossip”, aggiunge Beth Ditto. Tornando al ruolo di Rubin, il trio spiega: “È puro nella sua creatività. Non è interessato alle mode passeggere o alle opinioni di un’etichetta. Cerca di tirare fuori il meglio da te. Ha questa capacità di far sì che un artista dia il meglio di sé quando ci lavora. E lavora solo con persone in cui crede”. Beth Ditto parla del produttore come di “un altro membro della band, ma non in modo invadente: si mette lì, siede e ascolta. Ti riporta alla versione più genuina di te stesso”. “Real power”, il brano che dà il titolo all’album, ne è la focus track. È un self-empowerment scritto sulla scia delle proteste di Black Lives Matter: “Sembra una canzone dei Kiss. Veniamo da un background di musica post-punk e dance. Ci siamo immersi in quella canzone”. Il punk torna anche nel titolo, omaggio a “Raw power” di Iggy Pop and the Stooges: “Celebriamo il potere delle persone che si uniscono e prendono le decisioni per scendere in piazza”.
Impegnati, del resto, i Gossip lo sono sempre stati, a modo loro. Parla la storia di Beth Ditto, classe 1981, magnetica e possente frontwoman del trio. Nel video di “Heavy cross”, vestita tutta d’oro, mostrava fiera le sue forme extra size – body positivity ante litteram, verrebbe da dire, dieci anni prima di Lizzo e della sua “Juice” – accompagnate da doti vocali straordinarie. Dichiaratamente lesbica, e per questo considerata dalla comunità lgbtq+ una paladina (si sarebbe sposata nel 2013 sull’isola di Maui, nelle Hawaii, con la sua assistente Kristin Ogata, salvo poi divorziare nel 2017), pochi mesi prima dell’uscita del singolo la cantautrice aveva accettato di posare nuda per il magazine britannico Love, in barba ai 95 chili segnati sulla bilancia. E lanciando una linea di abbigliamento tutta sua, Evans, aveva invitato le donne formose ad essere più creative con i vestiti: “Non capisco tutte queste donne che dicono di sentirsi tradite dalle case di moda. Un capo di abbigliamento non può dirti che non puoi indossarlo: sei tu a proibirtelo”.
Rispetto all’ultima volta che i Gossip hanno fatto un disco, il panorama musicale è cambiato radicalmente: “Ci sono un sacco di queer molto esposti nella musica mainstream di oggi, dieci anni fa invece non era così - dicono - pensiamo a Kim Petras, una popstar trans. E poi Lil Nas X, Sam Smith, Janelle Monae. L’America e il mondo stanno vivendo questo bellissimo risveglio del queer pop. Ci ispirano”.