C'erano una volta i Supertramp

Nasceva il 22 luglio del 1944 Richard Davies, un tastierista britannico – nato a Swindon – che dopo una breve e poco felice esperienza con una band chiamata The Joint fondò insieme ad altri musicisti (fra i quali Roger Hodgson, cantante e bassista) un’altra band, dapprima battezzandola Daddy ma presto cambiandone il nome in Supertramp. L’alchimia fra Davies e Hodgson (l’uno proveniente dal jazz e dal blues, l’altro incline al pop psichedelico) funzionò, e dopo un paio di album di assestamento ottenne il successo con il terzo lavoro, “Crime of the century”, che a cavallo fra il 1974 e il 1975 divenne uno dei dischi più apprezzati dagli amanti del progressive. Gli album successivi consolidarono la notorietà dei Supertramp, che toccò il vertice all’uscita di “Breakfast in America”, nel 1979. Il successivo “Famous last words”, del 1982, fu l’ultimo album registrato con la presenza di Hodgson e anche l’ultimo a riscuotere buoni risultati di vendita; i tre dischi seguenti segnarono il declino della band. Per celebrare il 79esimo compleanno di Richard Davies vi proponiamo una sorta di “greatest hits” dei Supertramp, che potrà essere utile a farsi un'idea a chi non li ha conosciuti e, invece, susciterà più di una nostalgia nei vecchi fan.
“Bloody well right” (da “Crime of the century”, 1974)
“Hide in your shell” (da “Crime of the century”, 1974)
“Dreamer” (da “Crime of the century”, 1974)
“Crime of the century” (da “Crime of the century”, 1974)
“Lady” (da “Crisis? What crisis?”, 1975)
“Two of us” (da “Crisis? What crisis?”, 1975)
“Give a little bit” (da Even in the quietest moments”, 1977)
“The logical song” (da “Breakfast in America”, 1979)
“Breakfast in America” (da “Breakfast in America”, 1979)
“Goodbye stranger” (da “Breakfast in America”, 1979)
“It’s raining again” (da “...Famous last words...”, 1982)