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Nada e la storia di "Amore disperato"

Un estratto dalla puntata di "33 giri italian masters" dedicata alla cantante.
Nada e la storia di "Amore disperato"

Nel 1983 il pulcino di Gabbro, così come la critica aveva ribattezzato la cantante toscana quando a soli 15 anni nel ’69 fu mandata dai suoi discografici in gara al Festival di Sanremo con “Ma che freddo fa”, non era ancora diventata il cigno nero che di lì a poco si sarebbe ribellato alle imposizioni dell’industria, ma era nel pieno della trasformazione. “I parolieri? Ci sono, ma io questa volta non ne ho avuto bisogno”, rispondeva Nada, imbarazzatissima, alle domande di Pippo Baudo, ospite di “Un milione al secondo” per presentare il suo ultimo ellepì, “Smalto”. Il suo nome non compare mai tra quelli degli autori delle otto canzoni contenute nel trentatré: “Smalto” – al quale è dedicato il secondo appuntamento della nuova stagione di “33 Giri Italian Masters”, in onda stasera alle 22.05 su Sky Arte e in streaming su NOW – fu il disco della svolta cantautorale della voce de “Il cuore è uno zingaro” nella misura in cui rappresentò il primo disco che Nada realizzò costruendosi un gruppo di lavoro tutto suo, ristretto ma affiatatissimo. A capitanarlo c’è il bassista Gerry Manzoli, appena uscito dai Camaleonti, sposato da Nada dieci anni prima: oltre a produrre l’album, firma i pezzi che lo compongono insieme all’artista sperimentale Varo Venturi (in quel periodo alle prese con alcuni lavori di teatro contemporaneo) e a Maurizio Piccoli (un autore molto ben inserito nel circuito pop di quegli anni, con all’attivo collaborazioni con – tra gli altri – Loredana Bertè, Mina, Fiorella Mannoia, Renato Zero, Mia Martini). Gli arrangiamenti portano invece la firma di Fabio Pignatelli dei Goblin, il gruppo prog-rock amato da Dario Argento, che gli aveva già affidato le colonne sonore di cult come “Profondo rosso” e “Suspiria”. Dall’orbita Goblin arrivano anche il batterista Derek J. Wilson e il chitarrista Marco Rinalduzzi, chiamati a suonare nel disco.

Prog, rock, pop, sperimentazione. L’intenzione di Nada è chiara: continuare a giocare nel campionato del pop, ma a modo suo. “Amore disperato”, scelta per trainare l’album, racconta la storia di una ragazza che in un locale, il Sassofono Blu, si innamora di un uomo: l’incontro è quasi uno shock. Poi, però, trent’anni prima dei social, rimane la paura di non rivederlo più, fino a quando il telefono di casa squilla e lei riscopre l’amore. L’amore disperato. Il ritornello è micidiale e permetterà al singolo di vendere in un’estate oltre 300 mila copie, monopolizzando i jukebox. Ma l’arrangiamento non è quello di una classica canzonetta pop: mischia elementi del twist e altri della new wave, ormai esplosa nelle classifiche internazionali, producendo un esperimento niente male. “Molti la chiamavano ‘Sassofono Blu’ – sorride Nada in studio, durante l’episodio di “33 Giri Italian Masters” dedicato al suo disco, tra i più rappresentativi del pop tricolore degli Anni ’80 – questa ragazza doveva entrare in una discoteca, ma non riuscivamo a trovare il nome del club. Tutti quelli che ci piacevano erano stati usati in altre canzoni e altri dischi. Mia figlia era piccola. Le avevo regalato questo sassofono giocattolo di plastica. Era blu. Lo stava suonando in casa quando noi eravamo alla ricerca delle parole per il testo. Pensai: ‘Ma certo, il Sassofono Blu!’”.

Nell’episodio di “33 Giri Italian Masters” dedicato a “Smalto”, di cui l’anno prossimo sarà celebrato il quarantennale (il disco dovrebbe tornare nei negozi con inediti e demo delle sessions dell’’83), Fabio Pignatelli analizza gli arrangiamenti della stessa “Amore disperato” e di altri brani contenuti nell’ellepì, da “Charlotte” a “Angelo ribelle”, passando per “Da grande” e “Cara”. Alla realizzazione dello speciale hanno partecipato anche gli stessi Derek J. Wilson e Marco Rinalduzzi, che si sono fatti intervistare dagli autori, raccontando il loro contributo all’album. E la stessa Nada, la cui carriera negli anni ha preso tutt’altra direzione rispetto a “Ma che freddo fa” ed “Amore disperato”, e che non sempre accetta volentieri di parlare del passato, rivela retroscena e curiosità dell’album, cantando dal vivo in studio sulle basi del ritrovato multitraccia.

33 giri Italian Masters è una proiduzione Sky Arte realizzata da Except in esclusiva per Sky Arte in onda in prima tv da mercoledì 16 novembre alle 21.15 e in streaming solo su NOW. La serie pè scritta da Edoardo Rossi con la guida dello storico discografico Stefano Senardi, ideatore e curatore, con la regia di Pepsy Romanoff e la produzione esecutiva di Maurizio Vassallo.

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