Evanescence e Within Temptation, il trionfo di due voci femminili

Il tour della band di Amy Lee e del gruppo di Sharon den Adel ha fatto tappa a Milano: il racconto

A oltre tre anni di distanza dall’ultimo passaggio tricolore delle rispettive band, due delle voci femminili più iconiche del rock contemporaneo tornano protagoniste in Italia per un concerto atteso da tempo. Dopo i continui rinvii a causa della pandemia, infatti, il tour congiunto di Evanescence e Within Temptation è arrivato in Europa e nella serata del 10 novembre fa finalmente tappa anche nel nostro Paese per uno show al Forum di Assago, alle porte di Milano.

Il "Worlds Collide Tour" riporta così nella Penisola la dimensione musicale e il genere gothic rock e sinfonico della formazione statunitense e della band olandese, capitanate rispettivamente da Amy Lee e Sharon den Adel. Per gli Evanescence si tratta di un ritorno in Italia a distanza di più di tre anni dal loro ultimo concerto all'Arena di Verona, mentre i Within Temptation mancavano dal Bel Paese da quattro anni. Entrambi i gruppi portano quindi in scena uno spettacolo che offre ai fan italiani la possibilità di ascoltare alcune loro canzoni dal vivo per la prima volta, oltre che di immergersi nella loro tipica dimensione fra l'onirico e il reale.

Within Temptation

Al Forum di Assago Sharon den Adel e soci, dopo il supporto dei Veridia, aprono le danze alle 20.20 precise e la serata prende il via con uno show immersivo dove musica ed effetti visivi sono entrambi protagonisti. Gli elementi scenici, come la grande scultura di un volto dai tratti mitologici posta al centro della scena, i visual proposti sui megaschermi, i giochi di luce, le fiamme, l'abito e la corona della frontwoman richiamano scenari simili a quelli apocalittici del concerto proposto in streaming dai Within Temptation, “The Aftermath” (qui la nostra recensione), lo scorso anno. Il gruppo trasporta il pubblico, composto perlopiù da adulti e qualche ragazzo, nel proprio immaginario fantastico fin dall'accensione del palcoscenico, mentre i musicisti vengono sommersi dal calore degli spettatori che attendono da tempo di rivederli in azione. Si parte con la scarica di energia che arriva insieme al primo brano in scaletta, "See Who I Am", e si prosegue in un viaggio che esplora i diversi periodi dei Within Temptation. Attraverso i video, con “Paradise (What about us?)” si assiste anche a un duetto virtuale tra Sharon den Adel e la cantante finlandese Tarja, mentre grazie alla complessa struttura scenica, "Angels" vede la frontwoman esibirsi dall'alto della scultura in mezzo al palco, prima di prendere in qualche modo il volo su un'altalena per uno dei brani più amati del gruppo, "All I Need". Lo stesso entusiasmo che si percepisce tra il pubblico, giunge anche da Sharon den Adel e dai cinque musicisti della band, che sul palcoscenico del palazzetto Milanese sembrano non voler risparmiarsi, dedicando anche un pensiero all'Ucraina con "Raise Your Banner", nonostante la velocità e brevità del set. Dopo diciotto canzoni in scaletta per un'ora e un quarto circa, infatti, per i Within Temptation è già momento di congedarsi e lasciare la scena agli Evanescence. Si presenta in questo modo una delle criticità della serata, che vedendo protagoniste due band in un unico grande concerto accorcia inevitabilmente i live di ognuna e comporta una lunga attesa durante il cambio scena. 

Evanescence

Concluso il concerto del gruppo di Sharon den Adel e Robert Westerholt, e completato l'allestimento del palco per il secondo atto della serata, che si presenta anche fin troppo essenziale e minimale, l'attenzione del pubblico passa a questo punto su Amy Lee, Tim McCord, Troy McLawhorn , Will Hunt ed Emma Anzai. Nei vent'anni trascorsi dall'uscita del loro album di debutto, “Fallen”, contenente alcune delle hit più famose della formazione di Little Rock, e che fin da subito contribuirono al suo successo, come “Going under”, “Bring me to life”, "Everybody's fool” e “My immortal”, gli Evanescence sono riusciti a mantenere i riflettori puntati su di sé grazie al loro sound potente e inconfondibile, caratterizzato tanto da sonorità gothic rock e nu-metal quanto pop. Dopo i dischi “The open door” del 2006 e “Evanescence” del 2011, entrambi finiti in vetta alla classifica Billboard 200, pur avendo dato alle stampe il progetto orchestrale nel 2017 “Synthesis”, la band non ha però pubblicato alcun lavoro di inediti fino alla primavera dello scorso anno. Al Forum di Assago, quindi, Amy Lee e soci arrivano con una serie di nuove canzoni da presentare per la prima volta live ai fan italiani dopo la pubblicazione di "The bitter truth". Sono allora la sezione ritmica potente e i riff di chitarra deflagranti di "Broken Pieces Shine", uno dei momenti migliori dell'ultimo disco del gruppo, a dare il via al concerto milanese degli Evanescence. Con la musica che avvolge l'intero palazzetto meneghino, la voce della cantante arriva ad abbracciare tutto il pubblico, che risponde immediatamente con cori, applausi e urla. Il tempo rimasto per Amy Lee e soci è appena di un'ora e dieci minuti, ma la generosa scaletta messa in piedi sembra comunque accontentare il pubblico e portare a un concerto degno della storia degli Evanescence.

Non mancano le esecuzioni dei brani storici e più amati come i succitati singoli del primo album, oltre a novità tratte da "The bitter truth". Nel suo gotico corpetto nero, completato da una gonna destrutturata, la frontwoman non si trattiene e dà libero sfogo alla sua potenza vocale sia nei momenti più frenetici, che in quelli più raccolti e intimi. Su "Far From Heaven", addirittura, compare in scena il pianoforte a coda che vede Amy Lee regalare ai presenti attimi da pelle d'oca. Dinamicità e vitalità non abbandonano mai i musicisti, che insieme alla cantante regalano un altro istante carico di intensità con "Use My Voice". Il brano, che vede tornare in scena Deena Jackoub dei Veridia e Sharon den Adel, era stato presentato da Amy a Rockol, in occasione dell'uscita di "The bitter truth", come un invito per le donne, e non solo, a far sentire la propria voce. La conclusione del concerto si raggiunge con altre due hit degli Evanescence, l'emozionante "My immortal" e l'incisiva "Bring Me to Life", con cui la band non solo riporta in un attimo a quei "gloriosi" anni Duemila, a cui si ispirano molti dei recenti revival, ma conferma la propria forza nonostante le vicissitudini e i cambi di formazioni degli ultimi anni. Alla fine, quindi, a vincere sulle criticità di uno show condiviso come quello del "Worlds Collide Tour", sono le due voci protagoniste della serata, tra le più iconiche e creative, e il loro pubblico.

La scaletta dei WithinTemptation

See Who I Am
Iron
Paradise (What About Us?)
Angels
The Purge
Raise Your Banner
Entertain You
Don’t Pray for Me
All I Need
The Reckoning
Supernova
Ice Queen
Stairway to the Skies
Mother Earth

La scaletta degli Evanescence

Artifact/The Turn (registrata)
Broken Pieces Shine
Made of Stone
Take Cover
Going Under
Wasted on You
Lose Control / Part of Me / Never Go Back
Far From Heaven
Your Star
End of the Dream
Better Without You
Call Me When You're Sober
Imaginary
Use My Voice (con Sharon den Adel e Deena Jackoub)
Blind Belief
My Immortal
Bring Me to Life

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