Vi ricordate la musica di Avicii?

Nel marzo 2016, all'apice del successo, tra i numeri uno sulla scena EDM internazionale, Avicii prese la decisione di non esibirsi più in concerto comunicandolo ai fan pubblicando una lunga lettera sul proprio sito. Eccone una parte: "Due settimane fa, ho attraversato gli Stati Uniti coi miei amici e il mio staff per cercare di elaborare e pensare a tutto in una nuova prospettiva. Mi ha davvero aiutato a capire che ho bisogno di fare quel cambiamento che da un po' tempo sto cercando di operare. [...] Le mie scelte e la mia carriera non sono mai state influenzate da cose materiali, anche se sono grato di tutte le opportunità e le comodità che il successo mi ha portato. So di essere molto fortunato a viaggiare per il mondo e a esibirmi, ma con questa vita da artista mi resta troppo poco tempo per la vita reale. [...] Non mollerò mai, comunque, la musica - continuerò a parlare ai miei fan tramite essa, ma ho deciso che questo del 2016 sarà il mio ultimo tour e questi saranno i miei ultimi concerti. Rendiamoli esplosivi!".
Il 20 aprile 2018 Tim Bergling, questo il reale nome del musicista svedese, si toglieva la vita. Aveva 28 anni. La famiglia lo salutò con questo messaggio: "Il nostro amato Tim era un ricercatore, una fragile anima artistica alla ricerca di risposte a domande esistenziali. Un perfezionista troppo esperto che ha viaggiato e lavorato duramente a un ritmo che lo ha portato a uno stress estremo. Quando ha smesso di andare in tour, voleva trovare un equilibrio nella vita per essere felice e poter fare ciò che amava di più - la musica. Ha davvero faticato con pensieri su Significato, Vita, Felicità. Non poteva più andare avanti. Voleva trovare la pace. Tim non era fatto per il business in cui si è trovato; era un ragazzo sensibile che amava i suoi fan ma evitava i riflettori. Tim, sarai per sempre amato e tristemente ci mancherai. La persona che eri e la tua musica manterranno viva la tua memoria. Ti vogliamo bene, la tua famiglia.”
Nel giorno del quarto anniversario della sua morte vogliamo tornare ad ascoltare la sua musica, quella dell'album "Tim", uscito postumo nel giugno 2019. Qui sotto potete anche leggere la recensione del disco scritta per noi da Daria Croce.
Prima di lasciarci, il 20 aprile del 2018 all’età di 28 anni, Avicii aka Tim Bergling aveva lavorato a nuova musica, fresca e solare com’era nel suo stile, che ora è stata pubblicata nel disco postumo “Tim”.
Molti dei 12 brani che compongono l’album erano già stati completati, come “Heaven”, con la partecipazione di Chris Martin dei Coldplay. L’avevano scritta a quattro mani nel 2014, poi Avicii l’aveva chiusa nel 2016 e da allora mai più toccata. Anche “Heart Upon My Sleeve”, in collaborazione con gli Imagine Dragons, era conclusa, ad eccezione del verso finale che è stato aggiunto nella versione definitiva.
I brani che risultavano pronti al 90% sono stati ultimati dal trio di produttori e amici del dj svedese - Carl Falk e il duo Vargas & Lagola, ossia Vincent Pontare e Salem Al Fakir - che avevano lavorato al suo fianco nel corso degli anni. Ed è stato proprio Al Fakir a dichiarare che Tim “amava queste canzoni e voleva che uscissero. Questa è la cosa triste. Lui non è qui, ma è come se avesse appena iniziato qualcosa”.
L’album è stato anticipato dall’uscita di "Tough Love", dalle sonorità indiane, e "SOS", con Aloe Blacc che nel 2013 collaborò con Avicii a “Wake Me Up”. L’inizio di “SOS” (“Can you hear me? SOS / Help me put my mind to rest”), così come altri versi che spuntano qua e là tra le tracce, suona come un’invocazione di aiuto che fa pensare, alla luce del modo in cui Tim se ne è andato. Analogamente, in “Peace Of Mind” si legge “Dear society / You are moving way too fast / Way too fast for me”. Non si tratta di cercare indizi a posteriori di un malessere oscuro, ma è difficile non rimanere colpiti da queste parole. Non a caso, il ricavato netto dei proventi del disco sarà devoluto alla Tim Bergling Foundation, la fondazione voluta dai suoi genitori per la prevenzione dei disturbi mentali e del suicidio.
Avicii, nella sua folgorante seppur breve carriera, ha segnato un punto di svolta nell’EDM, unendo l’energia della dance alle melodie orecchiabili del pop. Ha fatto ballare milioni di persone nei festival più prestigiosi del mondo ed è riuscito a portare l’elettronica anche nei canali più mainstream. Per cui se c’è un modo per celebrarlo oggi è ricordare il suo messaggio: “Spread positivity through my music, in message. And enjoy success but not materialistic success”.