Yngwie Malmsteen e gli spari al concerto in Indonesia

Una decina di giorni fa Yngwie Malmsteen ha inaugurato sul suo canale YouTube a un programma chiamato 'Coffee talk'. Nel primo episodio di questa serie il 58enne chitarrista nato a Stoccolma ha ospitato e intervistato l'amico e, al pari suo, talento della sei corde Steve Vai. I due musicisti hanno chiacchierato di tutto un po', anche di concerti e musica dal vivo.
Malmsteen a partire dalla fine del prossimo mese di aprile tornerà ad esibirsi in tour negli Stati Uniti e potrà finalmente supportare anche sul palco, davanti al pubblico, il suo ultimo album, "Parabellum", pubblicato nel luglio 2021, dopo che alcuni live programmati per lo scorso dicembre vennero rimandati a causa di non meglio specificati problemi di salute non legati al coronavirus.
Durante la loro conversazione, i due chitarristi hanno parlato di come sia suonare in luoghi come il Sud America, l'Europa dell'Est oppure l'Asia. Yngwie Malmsteen allora ha ricordato che mentre si stava esibendo in Indonesia accadde che polizia ed esercito iniziarono a spararsi a vicenda. A rendere del tutto inverosimile la situazione contribuiva il fatto che il concerto si stava svolgendo in uno stadio pieno di gente, ma evidentemente a polizia ed esercito la cosa interessava fino a un certo punto, quindi non esitarono ad esplodere alcuni colpi d'arma da fuoco. Il ricordo è fissato indelebile nella memoria di Malmsteen che lo ripensa come un momento di assoluta follia, tanto che, sulle prime, aveva pensato che quei rumori di spari fossero dei fuochi d'artificio.
Queste a seguire le parole con cui Yngwie ha ricordato quella particolare esperienza: “Suonai in uno stadio di calcio, da headliner a Surabaya e Jakarta, tre show nel 1990. Stadi di calcio, quindi parlo di una ingente quantità di persone. Dovrebbero stare in sicurezza. C'erano un drappello dell'esercito e uno della polizia, ma non si piacevano per niente e hanno iniziato a spararsi a vicenda durante il concerto e cose del genere. Pensavo fossero fuochi d'artificio e vedevi la gente che correva. È stato pazzesco."