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Passato, presente e futuro dei Franz Ferdinand

Alex Kapranos racconta a Rockol ‘Hits to the Head’ e riflette sulla storia e sul futuro della band.
Passato, presente e futuro dei Franz Ferdinand

Un intro di batteria scattante, le linee di basso dinamiche e la voce di Alex Kapranos, diventata con il tempo tra le più riconoscibili dell’indie rock: così si apriva la carriera dei Franz Ferdinand nel 2003, con il loro singolo di debutto, "Darts of Pleasure". E così si apre ora la raccolta “Hits to the Head” che, in uscita il prossimo 11 marzo, raccoglie i successi e i brani più importanti del repertorio della formazione di Glasgow, oltre a due inediti, per ripercorre la carriera della band e definire quella che potrebbe essere la direzione futura del gruppo.

“Ho sempre voluto fare un ‘greatest hits’, è qualcosa a cui ho pensato a lungo”, ha spiegato a Rockol Kapranos via Zoom, in collegamento da Londra, per presentare la nuova pubblicazione della sua band: “Ho sempre amato i dischi di greatest hits dei miei genitori e l'idea di noi che facciamo il nostro è dannatamente bella. È meraviglioso essere al punto di avere abbastanza canzoni per farne uno”.

Il titolo iniziale della raccolta doveva essere "Hits to the head, hits to the heart and hits to the feet” (“Colpire alla testa, al cuore e ai piedi”), ha svelato il frontman dei Franz Ferdinand, con il suo carismatico sorriso e giacca di pelle, parlando del significato del titolo scelto per il disco. “Perché è quello che sento che dovrebbe fare una hit, una canzone che ti commuove davvero e che ti coinvolge mentalmente: deve farti pensare, deve farti emozionare e deve farti muovere i piedi, quindi deve farti ballare. E questo è quello che ho sempre voluto e cercato di fare con le nostre canzoni: quei tre elementi sono l’essenza di ciò che sono i Franz Ferdinand”, ha raccontato.

“Un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro”

Per scegliere quali canzoni del repertorio della band scozzese includere in “Hits to the Head”, oltre agli inediti “Billy goodbye” e “Curious”, Kapranos ha spiegato di essersi lasciato guidare dal suo istinto e dall’esperienza. Ripercorrendo la carriera dei Franz Ferdinand dall’inizio, partendo dalle origini, fino al presente, per il “greatest hits” il gruppo ha selezionato i brani più capaci di coinvolgere il pubblico durante i live, quelli più ovvi come i grandi singoli - “No you girls”, “Love illumination”, “Take me out” o “Do you want to” - e i più apprezzati dai fan. A proposito di questi ultimi Alex Kapranos ha narrato: “‘Outsiders’ è l'esempio perfetto: mai pubblicato come singolo ma che è sempre stato una grande canzone dal vivo e apprezzata dal pubblico. Sapevamo che doveva essere in questo disco”. Ha poi aggiunto: “Allo stesso modo sapevamo di dover inserire due nuove canzoni: il disco inizia con la prima cosa che abbiamo registrato, ‘Darts of pleasure’, e volevamo che coprisse un arco temporale che va dal nostro primo momento al nostro presente. Abbiamo chiuso il disco quando abbiamo finito il missaggio di ‘Curious’. Questo progetto quindi va dall’inizio fino ai giorni nostri: offre un indizio su dove siamo partiti, mostra dove siamo ora e, forse, suggerisce la direzione che potremmo prendere in futuro”. Per questo motivo Kapranos ha descritto “Hits to the Head” non tanto come un percorso all’interno della storia dei Franz Ferdinand, ma “un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro” e ha promesso:

“Ci sarà un nuovo album in uscita molto presto, non appena lo finiremo”.

Presentando le due nuove canzoni incluse nella raccolta, scritte durante il lockdown, Alex Kapranos ha successivamente raccontato: “'Billy Goodbye’ è una sorta di addio a un amico, o meglio, a un’amicizia. Ci sono tante canzoni che parlano della fine di una relazione romantica e sugli addii in modo positivo, penso a ‘So long Marianne’ di Leonard Cohen”. Dopo aver intonato un passaggio del brano di Cohen - “It's time that we began to laugh / And cry and cry and laugh about it all again” - l’artista ha aggiunto: “Ho pensato che ci sono poche canzoni che parlano di amicizia in quel modo e ho voluto fare una canzone per dire a qualcuno a cui si dice addio: ‘Sappiamo di aver avuto una grande amicizia, e ora è finita. Forse non siamo più amici, ma ricordiamo quell'amicizia e non dimenticheremo i nostri migliori momenti”. A differenza dell’inedito pubblicato come prima anticipazione di “Hits to the Head”, “‘Curious' è più una canzone romantica, parla di una situazione romantica”, ha affermato Kapranos: “Come nei film in cui il flashback permette di ripercorrere gli eventi di una vita, con questo brano ho voluto ricorrere a quella struttura narrativa per rivivere le varie fasi di una relazione romantica, dal momento in cui ci si innamora a quello in cui esplode la passione fino alla routine della vita quotidiana di coppia e alla familiarità di ogni giorno”.

“Attraverso la storia capiamo dove siamo ora”

“Hits to the Head” e i due nuovi brani “Billy goodbye” e “Curious” hanno preso forma durante il lockdown: “Il periodo più lungo della mia vita senza suonare da quando ho iniziato a fare musica. Prima della pandemia, il periodo più lungo senza suonare era stato di al massimo un paio di settimane, forse”, ha sottolineato Kapranos. La pandemia da Coronavirus, però, ha offerto al frontman dei Franz Ferdinand e all’intero gruppo di riflettere sulla propria vita, su quanto si è “fortunati e privilegiati” rispetto ad altri, e soprattutto di ripercorrere la propria storia.  “È stato difficile, ma come tutti noi, non posso lamentarmi. Ci sono state persone che hanno passato tempi peggiori dei miei”, ha spiegato il cantante e chitarrista della band pensando al periodo caratterizzato dalla pandemia, oltre che dallo stop dei grandi concerti, e come lo ha superato personalmente: “Ho approfittato del tempo libero nel fare cose che non riuscivo a fare quando non eravamo in lockdown: ho sistemato il mio studio, ho scritto delle canzoni e così via”. Questo atteggiamento adottato da Kapranos per far fronte all’emergenza Coronavirus, ha narrato l’artista, rifletta anche il motivo per cui i Franz Ferdinand hanno deciso di fare “Hits to the Head”. “Ciò che mi ha spronato ad andare avanti è stata sia la mia musica che l’idea che tutto questo non sarebbe durato per sempre”, ha detto il 49enne musicista:

“Questo modo di pensare riflette anche il motivo per cui facciamo un ‘greatest hits’: attraverso la storia capiamo dove siamo ora. Guardando la storia, vedi che ci sono sempre state pandemie in passato: vengono e vanno, durano qualche anno e poi passano. È così che ho superato il periodo, sapendo che la pandemia passerà, tenendo la testa bassa e rimanendo sano di mente. È lo stesso motivo per cui ho voluto fare questo ‘greatest hits’: è come se fosse la storia della band e attraverso la nostra storia capiamo dove siamo ora”.

“Alla costante ricerca di nuovi suoni”

Nel lavorare su “Hits to the Head” e nel scegliere quali canzoni includere, tra gli elementi che Alex Kapranos ha riscoperto dei Franz Ferdinand come gruppo, l’artista ha detto di aver “trovato interessante questa sorta di viaggio che i nostri brani portano avanti”. E ancora: “Ciò che ho imparato è che sembriamo essere costantemente alla ricerca di nuovi suoni, come se ogni epoca avesse un proprio suono nuovo. Rispetto alle canzoni del nostro primo disco, il secondo album ha un suono diverso e il terzo e il quarto hanno un suono diverso ancora. Però, ogni album suona sempre come un disco dei Franz Ferdinand. E si è consolidata in me l’idea di quello che voglio fare come artista, che è conoscere la mia identità e sapere chi siamo come band, e non sentirsi in imbarazzato per questo ma esserne orgoglioso. Inoltre, anche essere sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, ed è quello che stiamo facendo con le nuove canzoni, ‘Curious’ e ‘Billy goodbye’. Voglio che alla gente piaccia ascoltarle e pensare: ‘Sì, sono i Franz Ferdinand’. Ma anche: ‘Sono loro ma anche qualcosa di non sentito prima. Come ‘Curious’: suona in modo diverso ma è anche riconoscibile. È un po’ come dire: ‘Questo è il futuro ed è quello che siamo’”.

Qual è, quindi, il tratto distintivo del gruppo? A livello strettamente musicale, Kapranos ha indicato “certi schemi melodici e alcune progressioni di accordi” che ritornano nei brani della formazione scozzese anche dopo tanti anni di carriera per dare quella “sensazione di essere su una pista da ballo”. Ha aggiunto: “C'è sempre stato anche un certo tipo di onestà, le nostre registrazioni hanno sempre qualcosa di molto umano perché ciò che si sente in un nostro album o brano è il suono della band che suona insieme in una stanza - che è abbastanza diverso dal modo in cui vengono realizzati molti dischi”. Un’altra costante della musica dei Franz Ferdinand è data dal modo in cui alcune tematiche vengono affrontate dal gruppo nei loro testi: “Ho sempre percepito un senso di romanticismo poetico, ma con un’accezione oscura. È qualcosa che c’è sempre stato nelle canzoni e lo sarà sempre”, ha raccontato Kapranos.

Il ritorno in tour

A distanza di quasi due anni dall’ultimo concerto nel 2019, a causa della pandemia, i Franz Ferdinand sono tornati a esibirsi dal vivo lo scorso autunno e l’uscita di “Hits to the Head” segna il definitivo ritorno della band in tour, che farà tappa anche in Italia in occasione del concerto dell’1 novembre 2022 al Lorenzini District di Milano. Dopo il lockdown, durante il quale Kapranos e soci hanno avuto modo di ripensare a quante cose sono successe nel corso della loro carriera e a quanto sono “fortunati e privilegiati per essere stati in grado di viaggiare in tutto il mondo e vedere questo fantastico pianeta su cui viviamo, oltre che per aver visitato tanti paesi diversi”, ora la band ha “davvero voglia di tornare là fuori e festeggiare, celebrare la vita di questo gruppo”.

Sui palchi vedremo andare in scena Alex Kapranos insieme allo storico bassista della formazione scozzese Bob Hardy, accompagnati dal chitarrista Dino Bardot, il tastierista Julian Corrie e l’ultimo elemento entrato nella band, a sostituzione di Paul Thomson, il batterista Audrey Tait.

“L’energia della band è incredibile”, ha raccontato il frontman dei Franz Ferdinand: “Sono anche elettrizzato per il modo in cui ci sentiamo in studio: è davvero fantastico. Inoltre devo ringraziare anche i nostri fan per il caloroso benvenuto che hanno dato, attraverso i social, a Audrey Tait”. Ha concluso dicendo: “Non vedo l'ora di tornare in Italia. Abbiamo un rapporto speciale con l’Italia”.

La tracklist e la copertina di “Hits to the Head”

01 Darts Of Pleasure                      

02 Take Me Out                               

03 The Dark Of The Matinée      

04 Michael                                         

05 This Fire                                        

06 Do You Want To                         

07 Walk Away                                  

08 The Fallen                                    

09 Outsiders                                     

10 Lucid Dreams                              

11 Ulysses                                          

12 No You Girls                                

13 Right Action                                

14 Evil Eye                                          

15 Love Illumination                       

16 Stand On The Horizon             

17 Always Ascending                     

18 Glimpse Of Love                        

19 Curious                                          

20 Billy Goodbye

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