Non è sempre facile comprendere The Weeknd

Perché chiamarlo “esperienza sonora” quando lo si può definire, più semplicemente, videoclippone? “The Weeknd x The Dawn FM Experience”, lo speciale di Prime Video dedicato all’ultimo album della 31enne star canadese dell’r&b, è un cortometraggio lungo poco più di mezz’ora che vede le canzoni di “The Dawn”, che racconta in parte l’uscita di The Weeknd dal tunnel della depressione, susseguirsi una dietro l’altra come sottofondo sonoro della storia raccontata dal regista newyorkese Micah Bickham. La trama? Difficile da descrivere, come tutto ciò che ruota intorno a The Weeknd e al suo universo, d’altronde. Ci troviamo nei territori a metà strada tra lo sci-fi, l’horror e il giallo: The Weeknd, improvvisamente invecchiato, si ritrova in uno stanzone buio. Perché si trova lì? Come ci è finito? Ah, saperlo. Nel dubbio, comincia a cantare “Dawn FM”, l’intro del suo ultimo, omonimo album, mentre da una fessura della parete di fronte a sé filtra un filo di luce, che trasporta The Weeknd – non appena viene illuminato – in un’altra dimensione. Un club di un futuro distopico, un po’ à la “Blade Runner”, dove una folla di persone sta ballando sulle note di “How do I make you love me?”.
Un viaggio onirico
“The Weeknd x The Dawn FM Experience” è tutto così: somiglia a un viaggio onirico, surreale, forse è la trasposizione di un sogno del cantautore, di una delle sue visioni (la fotografia è di Chase Smith, già al fianco di The Weeknd per il livestream trasmesso su Amazon Music con il quale all’inizio di gennaio la popstar ha lanciato il nuovo album, ma anche dietro i videoclip di Chainsmokers, Khalid, Sza, Billie Eilish). Una storia ambientata “in un mondo scenograficamente instabile e snervante”, come recita anche la descrizione su Prime Video: The Weeknd ha scritto la sceneggiatura insieme allo stesso Micah Bickham e a Le Mar C Taylor, il suo socio, co-fondatore dell’etichetta discografica del cantautore, la XO Records. “The Dawn FM Experience è una magistrale dimostrazione della visione artistica e del genio creativo di The Weeknd. Siamo orgogliosi di affiancarlo per questa esperienza visiva straordinaria, brillante”, dice Jannifer Salke, a capo degli Amazon Studios, parlando del progetto.
Enigma e mistero
Sarà, ma quando si arriva alla fine del videoclippone, si rimane un po’ perplessi, con domande che restano irrisolte. Forse anche volutamente. In fin dei conti l’enigma e il mistero legano tutte le varie scene di “The Dawn FM Experience”, dall’inizio alla fine. Come quando su “Is there someone else?”, Abel Tesfaye – è il vero nome di The Weeknd – rimane solo in una stanza e canta mentre una figura femminile, vestita di rosso e con il volto coperto da un velo, danza intorno a lui, per poi sparire nel nulla. Nel finale la voce di Jim Carrey, che in passato descrisse la depressione come un “riposo profondo”, chiude la storia con un inquietante monologo. “È il progetto video più elaborato che io abbia mai fatto. Questo è un purgatorio dove performance dal vivo, teatro e arte si scontrano”, spiega il cantautore, parlando dell’operazione. Cos’altro bolle già nella pentola?