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Alcune cose che non sapete di Florence Welch

La cantante dei Florence and the Machine compie oggi 35 anni
Alcune cose che non sapete di Florence Welch

Ci sono delle brave cantanti e poi delle voci uniche, che possiedono un carisma innato e un magnetismo naturale: la leader dei Florence and the Machine, indubbiamente, appartiene alla seconda categoria. Miss Florence Welch è stata una delle poche in grado di conquistare le grandi platee facendo parlare la musica - la sua - senza ricorrere a effetti speciali o espedienti mediatici: e il pubblico, che è facile da sedurre ma impossibile da ingannare, siamo sicuri che gliene renderà merito anche negli anni a venire, consegnandola agli annali come una delle voci di spicco sul panorama musicale internazionale agli albori del nuovo millennio. Per festeggiare il suo compleanno - è nata a Londra il 28 agosto 1986 - abbiamo pensato di raccontare l'artista lontana dai riflettori: quella ragazza fragile eppure così forte che con la sua voce ha ammaliato schiere di appassionati in tutto il mondo.

Da giovanissima, quando ancora andava alle elementari, quella che un domani sarebbe diventata la voce dei Florence & the Machine era solita esibirsi ai funerali. A rivelarlo fu la stessa Welch nel corso di un'intervista al Telegraph: "Cantavo ai matrimoni e ai funerali... Soprattutto ai funerali".

Nonostante l'immagine da frontwoman decisa, determinata e forte, Florence per ben quattro anni era solita bere alcolici prima di entrare in scena, per battere la sua naturale timidezza. A decidere di farle cambiare regime fu un incidente al festival Coachella, che le costò la frattura di un piede: "Avrei potuto rituffarmi nel bere, ma ecco cosa è successo: mi ci sono ributtata e mi sono rotta. Letteralmente...", spiegò lei a Billboard.

A convicerla a dire addio alla bottiglia furono anche i danni collaterali delle notti brave: la Welch, a Q Magazine, ne citò una in particolare, in compagnia di Kanye West e Lykke Li, durante la quale - a causa delle abbondanti libagioni - perse il proprio smartphone, rovinò quasi irrimediabilmente uno dei suoi vestiti migliori e diede accidentalmente fuoco alla camera del Bowery Hotel dove era alloggiata. Il conto? Duecento sterline, spicciolo più spicciolo meno...

Benché raramente sia stata colta dai paparazzi nelle fila di quello che ormai è considerato la versione aggiornata - e al femminile - del rat pack di sinatriana memoria, Florence è una delle amiche di scorrerie di Taylor Swift, la superstar americana: "Lei è una delle pochissime persone davvero elettrizzanti che abbia incontrato nelle vita", ha detto di lei Taylor.

Quella di Florence non è stata un'infanzia facile: la Welch ha sofferto di dislessia, attacchi d'ansia e disprassia (disturbo nella coordinazione dei movimenti e del linguaggio). Dopo la separazione dei genitori, la piccola Flo fu accolta nella casa del patrigno, dove due anni dopo fu testimone del suicidio di una zia affetta da disturbo bipolare. A salvarla su la passione per la musica, che le permise di trasformare paure e frustrazioni in energia creativa.

La Welch iniziò a scrivere canzoni a diciott'anni insieme alla babysitter di sua sorella minore, Isabella Summers, di sei anni più grande di lei, che ancora oggi - oltre ad essere la tastierista della sua band, la sua co-autrice preferita e una nota autrice e produttrice già al servizio di, tra gli altri, Iggy Azalea, Angel Haze e Rick Ross - è la sua migliore amica.

Il primo ingaggio importante dal vivo Florence se lo guadagnò prima ancora di fondare la sua band: una sera, dopo qualche bicchiere di troppo, raggiunse il dj e promoter Mairead Nash nei bagni di un bar. Dopo averlo messo letteralmente all'angolo, gli cantò una versione della hit di Etta James "Something's Got a Hold on Me" per convincerlo del suo talento: lui rimase favorevolmente impressionato e la scritturò per una grande festa privata aziendale, offrendosi di farle da manager.

Il nome del progetto solista della Welch doveva essere, in origine, Florence Robot Was a Machine. Nome brutto, ma non brutto come quello del suo primo gruppo, i Toxic Cockroaches. Una volta avviato il duo con la Summers, il nome mutò in un sempre poco plausibile Florence Robot/Isa Machine: Florence and the Machine fu adottato dopo l'arrivo del chitarrista Robert Ackroyd, del batterista Chris Hayden, del bassista Mark Saunders e dell'arpista Tom Monger.

Ci sono cantanti che si mettono a produrre linee di vestiti, ed altri che le ispirano. Florence appartiene alla seconda categoria: nel 2011 Frida Giannini, direttrice creativa del celebre brand di alta moda Gucci, ammise aver pensato proprio alla Welch durante la creazione di una delle sue collezioni. "Mentre stavo lavorando alle nuove creazioni pensavo a una musa forte e in certi sensi misteriosa. E Florence è esattamente quel tipo di donna..."

La passione per la musica, Florence, non si può dire che l'abbia ereditata da entrambi i genitori: la madre della Welch, oggi vicepreside del prestigioso King's College di Londra, da giovane non aveva nessun interesse di tipo musicale, essendo completamente assorbita dalla sua già promettente carriera accademica. Di contro, però, suo padre "di musica sapeva tutto"...

Tanti fan, confidenzialmente, ormai la chiamano Flo, ma la Welch può vantare almeno un paio di varianti del nomignolo: "Mio papà mi chiama Flossy, i miei amici Flo o Floaty", ha spiegato lei all'ABC.

E se doveste incontrare la Welch a una serata di karaoke, quale canzone la sentirete cantare? "'Total Eclipse of the Heart' di Bonnie Tyler: è incredibile".

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