Il doppio significato di "You Can't Hurry Love"

"You Can't Hurry Love" è una delle canzoni più famose delle Supremes. E' un brano molto orecchiabile e di facile presa, di quelli che vissero una stagione felice negli anni Sessanta, venne pubblicato nell'estate del 1966. Uno dei suoi autori ha rivelato che questa canzone ha un doppio significato.
Le Supremes – Diana Ross, Florence Ballard e Mary Wilson - sono state uno dei gruppi vocali dal maggiore successo degli anni Sessanta. Loro erano delle fuoriclasse che giocavano per la squadra più forte dell'epoca, la Motown Records, ed erano dei fuoriclasse anche i tre autori che hanno scritto la maggior parte dei loro successi: Brian Holland, Lamont Dozier e Eddie Holland, nei crediti riportati come Holland-Dozier-Holland.
Durante un'intervista con Performing Songwriter, Lamont Dozier ha spiegato le origini della canzone. "Era una cosa gospel che si inventò Brian. Scrisse la melodia ed Eddie trovò il titolo. È un termine che usavano i nostri nonni. In altre parole, non affrettare le cose, sei tanto giovane."
Dozier disse però che c'era più di un livello di interpretazione per il titolo della canzone. "Abbiamo usato la parola 'love', ma intendevamo dire di prendere il tuo tempo, sentire la tua direzione, scoprire dove stai andando, studiare di più il terreno prima di precipitarti in un luogo sconosciuto. Non si può affrettare nulla. Penso che stessimo cercando di ricostruire "Come See About Me"". "Come See About Me" era un'altra canzone delle Supremes scritta dagli stessi Holland-Dozier-Holland pubblicata nel 1964.
Comunque, quale che fosse il messaggio che gli autori del brano volessero comunicare, "You Can't Hurry Love" fu un enorme successo. Un successo di quelli che raggiungono la posizione numero uno della classifica, così come enorme, un paio di anni prima, fu il successo di "Come See About Me". "You Can't Hurry Love" a noi risulta più nota perché ebbe una seconda vita (anch'essa di successo) nella interpretazione di Phil Collins che ne fece una cover nel 1982 per il suo secondo album solista "Hello, I Must be Going!".