Genesis, la storia di "Ripples"

Brano prevalentemente acustico, opera di Mike con l’aiuto di Tony. Meravigliose chitarre a 12 corde imbastiscono il delicato tappeto su cui si appoggia la voce di Collins. Nella seconda strofa si sentono un’altra chitarra e anche un piano leggero, più evidente quando l’accordo va in diminuita. Nel ritornello, Phil raddoppia la voce e le chitarre sono suonate in funzione ritmica, ma si apprezzano anche la base di piano e un tamburello.
Dopo la ripetizione dell’intera struttura (cui adesso si aggiunge il basso) l’atmosfera si rabbuia per dar vita a un altro splendido strumentale di tipica marca Genesis: sotto un arpeggio cupo di pianoforte sovrapposto allo sfumare della 12 corde di Mike, l’elettrica risucchiata di Steve ricama superbe sonorità alla Robert Fripp, giocando col pedale del volume.
Dal secondo giro arriva anche un synth che suona in contrappunto con la chitarra. Poi, lentamente, introdotta dal charleston ecco la batteria.
A questo punto il solo di Steve si intreccia alle armonie di Tony e nel ripiego conclusivo, quando a dominare è il synth, le note di chitarra sono talmente descrittive da sembrare imploranti. Infine, tramite l’armonia più trionfale del sintetizzatore si arriva all’ultima strofa cantata, ora inspessita dalla batteria e dal piano, che enfatizza i passaggi con uno stesso accordo preso a tre ottave crescenti. Il brano sfuma con la ripetizione del ritornello e una linea solistica di Steve.
Se la musica è romantica, il testo è più che altro malinconico. Scritto da Rutherford, come ricorda Collins “riguarda lo scorrere del tempo e come tutti noi siamo destinati a cambiare fisicamente”.
Stranamente omessa nei concerti con Hackett, questa canzone entra in scaletta nei tour 1978 e 1980, con Daryl Stuermer alla chitarra, in versioni decisamente più lente. Dopo qualche anno di pausa, un breve estratto fa un’apparizione in qualche concerto del "Mama tour" (novembre 1983) all’interno del medley di "Eleventh Earl Of Mar". Con un abbassamento
di tonalità, la canzone viene infine ripescata per il reunion tour del 2007 in forma quasi integrale. Lo strumentale, infatti, è dimezzato e di minore intensità emotiva a causa della presenza della batteria continua di Chester Thompson fin dall’inizio.
Mario Giammetti
Il testo è tratto da "Genesis - Tutti gli album tutte le canzoni" di Mario Giammetti, pubblicato da Il Castello, per gentile concessione dell'editore.
