Matt Sorum e il suo primo concerto con i Guns N'Roses

Oggi Matt Sorum, che in carriera si è esibito con buon successo dietro i tamburi di Guns N'Roses, Cult e Velvet Revolver, compie 61 anni. Giusto un anno fa di questi tempi, parlando con il collega di strumento dei californiani Rival Sons Michael Miley in un episodio di Gretsch Generations, ha raccontato del suo esordio dal vivo con la band di Axl Rose davanti a 'sole' 140.000 persone dopo non aver sostenuto neppure una seduta di prova.
Nel 1991 Sorum rilevò il posto da titolare alla batteria nei Guns N'Roses da Steven Adler (cacciato dalla band californiana per gravi problemi legati alla tossicodipendenza), la sua prima esibizione dal vivo con il gruppo di Axl e Slash coincise con la loro esibizione quale headliner al Rock in Rio in Brasile il 20 gennaio 1991. I Guns N'Roses si esibirono poi una seconda volta allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro, tempio calcistico mondiale, tre giorni dopo, il 23 gennaio. Quei concerti, per dire l'importanza dell'evento, furono trasmessi dalla televisione brasiliana.
Questo il ricordo di Matt Sorum di quanto accadde: "I Judas Priest aprirono per noi e una sera i Megadeth (in realtà Judas Priest e Megadeth aprirono la sera del 23 gennaio, il 20 toccò a Faith No More e Billy Idol, ndr). Il cartellone era pazzesco, ma noi eravamo gli headliner. (…) Due serate esaurite per i Guns N’Roses. Ci arrivo e non ho mai provato con Axl, non ho mai provato con quel ragazzo. (...) Prima del concerto stavo andando fuori di testa. Mi sentivo tipo, 'Ehi, qualcuno sa qual è la scaletta?' (...) Slash dice, 'Non abbiamo una scaletta.' E io, 'Coooosa?'. Quindi non ricevetti nessuna informazione su quanto sarebbe accaduto!".
In soccorso di Sorum ci fu un piccolo aiuto dall'assistente di Axl Rose che gli disse con quale canzone solitamente aveva inizio lo spettacolo. "Per l'intero 'Use Your Illusion Tour', non c'è mai stata una scaletta. Avevamo capito come scambiarci delle occhiate d'intesa, o qualcuno prendeva un riff, ma dovevamo decifrarlo."
Quella prima sera al Rock in Rio, la canzone di apertura del concerto fu "Pretty Tied Up" che, tanto per non complicare i piani già ingarbugliati del povero Sorum, veniva suonata dal vivo per la prima volta. Ricorda ancora il batterista di Venice Beach: "Iniziai con il charleston e ricordo di aver guardato la folla che stava già saltando. Pensai, 'Sto solo suonando il charleston!' (...) Fu molto intenso e io mi dissi, 'Allaccia la cintura di sicurezza, amico. Questa roba è da fuori di testa'. E fu così. Quello è stato probabilmente uno dei momenti salienti, solo l'inizio."
Oltre a Matt Sorum e a "Pretty Tied Up" (brano scritto dal chitarrista della band Izzy Stradlin incluso nell'album "Use Your Illusion II", ndr), quella fu una sera piena di debutti. Per la prima volta alle tastiere si esibì Dizzy Reed ed esordirono dal vivo anche "Double Talkin' Jive", "Dead Horse" (entrambe dall'album "Use Your Illusion I", ndr), poi "You Could Be Mine" ed "Estranged" (queste ultime due tratte dall'album "Use Your Illusion II", ndr).
Setlist:
Pretty Tied Up
Mr. Brownstone
Patience
("I Was Only Joking" intro)
Speak Softly Love (Love Theme From The Godfather)
Double Talkin' Jive
Welcome to the Jungle
Knockin' on Heaven's Door
Matt Sorum Drum Solo
You Could Be Mine
It's So Easy
Slash Guitar Solo
Civil War
Dead Horse
Sweet Child o' Mine
Estranged
Paradise City