Coez, ecco 'Nella casa': le nuove canzoni nascono in diretta social

Il cantautorapper romano rispolvera un suo grande classico per un nuovo progetto, che lo vedrà registrare nuova musica in diretta sui social.

"Nella casa" era il titolo di una delle canzoni contenute all'interno dell'album d'esordio di Coez, "Figlio di nessuno", uscito nel 2009, quando il rapper romano era ancora uno dei membri dei Brokenspeakers, collettivo hip hop ritenuto una vera e propria istituzione del genere nella Capitale. Per chi segue Coez da prima del successo "mainstream" di "Faccio un casino", il disco che nel 2017 spedì il suo nome in cima alle classifiche di vendita, complice il successo su YouTube e sulle piattaforme di streaming di singoli come "E yo mamma", "La musica non c'è" e "Le luci della città", "Nella casa" è un cult (e così anche il relativo video, in cui interpretava la parte di un rinchiuso in un luogo a metà tra laboratorio e manicomio), sebbene il brano non faccia più parte delle scalette dei suoi concerti da anni. E non è un caso che Coez abbia scelto proprio il titolo di "Nella casa" per il suo nuovo progetto, che ha appena presentato sui social: dal 15 marzo si chiuderà in una casa allestita a studio di registrazione e racconterà in diretta la nascita di nuove canzoni.

Il cantautorapper non sarà solo: con lui ci saranno diversi ospiti insieme ai quali scriverà i pezzi inediti. Le canzoni usciranno la domenica seguente. Per un totale di quattro settimane. "L'obiettivo è farvi entrare in studio con noi facendovi seguire in diretta quello che accadrà, rendervi appunto partecipi del processo creativo che sta dietro ad una canzone", spiega Coez.
Dopo essersi esibito lo scorso anno nei principali palasport italiani con il tour del suo ultimo album " È sempre bello ", Coez tornerà live la prossima estate: qui le date dei concerti.
Vuoi leggere di più su Coez?

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996