Nirvana, "Nevermind" ha 30 anni: la storia di “Territorial Pissings”

L’episodio più feroce di “Nevermind” ha come titolo di lavorazione “The Punk Song”, più o meno una dichiarazione di intenti. “Territorial Pissings” è costruita interamente su tre accordi, ha un testo di pochissimi versi e Cobain urla i ritornelli finali fino a perdere il controllo della voce. Suona arrabbiata ma sembra più che altro un abbandonarsi alla gioia di fare un gran rumore. A proposito del testo, che pure cita una frase dal romanzo “Comma 22” di Joseph Heller (“Solo perché sei paranoico, non significa che non ti stiano addosso”), Cobain ha poco da dire: “Non ho una spiegazione per la canzone. Spesso scrivo una canzone e quando mi chiedono spiegazioni me ne invento una al momento, perché il più delle volte scrivo i testi in studio e in metà dei casi non ho idea di cosa stia parlando”.
Più che sulle parole, Cobain si concentra sul suono della sua chitarra, che vuole abrasivo e sgradevole. Insiste per collegare la chitarra direttamente al mixer, un’idea che a Vig non va molto a genio, perché senza passare da un amplificatore il suono della chitarra elettrica risulta piatto e privo di sustain. Decide comunque di assecondare i desideri di Cobain ma sdoppia il segnale della chitarra: quindi può inviarlo in un distorsore Rat collegato direttamente al banco, come vuole Cobain, ma anche a un amplificatore, in modo da dargli più corpo. La base non richiede molto tempo per essere completata: le parti di basso e di batteria sono buone alla prima take e tre tracce sono riservate alla chitarra di Cobain. Il tocco finale è l’introduzione che Novoselic urla nel pick-up di una Fender Jazzmaster: si tratta del ritornello di “Get Together” degli Youngbloods, un pezzo suggerito da Vig, che il bassista canta in modo “gioiosamente terribile” (come gli ha chiesto Cobain). Novoselic spiegherà poi che la sua sgangherata esecuzione non intendeva essere offensiva nei confronti degli Youngbloods e che, anzi, “Get Together” gli è sempre piaciuta. In qualche modo, funziona il contrasto fra il messaggio hippy di pace e amore della canzone comicamente storpiata e la scarica elettrica che arriva subito dopo.
I testi sono tratti dal libro di Paolo Giovanazzi “Teen Spirit”, pubblicato da Giunti, per gentile concessione dell’autore e dell’editore; al libro rimandiamo per la versione integrale dei testi di presentazione delle canzoni di “Nevermind” e di tutti gli altri album dei Nirvana.