La storia di Nicola Cavallaro, da The Voice Francia al singolo 'Monster': intervista e #NoFilter
Il nome di Nicola Cavallaro si è imposto all'attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori lo scorso anno, quando il cantante catanese ha conquistato un posto nella rosa dei concorrenti dell'edizione francese di "The Voice". Puntata dopo puntata, Nicola è riuscito a convincere i telespettatori francesi e a vincere anche i pregiudizi di chi era apparso scettico sulla sua partecipazione: "Uno straniero non può vincere un talent francese", avevano commentato in molti. Avrebbe potuto riuscire lì dove non era riuscito, un paio di anni prima, il suo collega Andrea Faustini, che si era classificato terzo a "X Factor" nel Regno Unito: invece ha dovuto accontentarsi del quarto posto nella finale del talent. "Le critiche arrivano sempre, ovunque si va. Forse se avessi partecipato a The Voice in Italia mi avrebbero criticato per la barba", dice lui, ricordando l'esperienza come concorrente del talent, "devo dire che alla fine mi hanno accolto benissimo: se sono arrivato in finale è stato grazie al televoto".
Però il cantante non è tornato a casa a mani vuote. Dopo il quarto posto conquistato alla finale di "The Voice", lo scorso giugno, Nicola Cavallaro ha firmato un contratto discografico della durata di cinque anni (per un totale di tre album) con Universal Music France. Archiviata la partecipazione al talent, il 26enne ex paracadutista della Folgore si è rimboccato le maniche e si è rimesso al lavoro sulla sua musica. Lo scorso dicembre è uscito il singolo di lancio del suo primo album, "Monster" (che ci ha proposto in versione acustica, accompagnato dal suo chitarrista Claudio Consoli, per la rubrica #NoFilter - potete guardare il video più sotto): "Il testo è scritto da me, mentre la musica è stata composta da Diego Ceccon e Davide Sartore. Questo pezzo nasce dalla voglia di comunicare. Mi domando spesso se il mostro sono io: per tanti anni mi sono sentito incompreso e non ho trovato negli altri un punto di riscontro e un perno a cui aggrapparmi, se non me stesso". "Monster" è una canzone che valorizza il vocione potente, profondo e soul del cantante: "Qualcuno, inevitabilmente, mi avvicina a Mario Biondi. Lo conosco, ci siamo ritrovati anche a chiacchierare e a confrontarci. Io, però, sono più vicino a Joe Cocker (ma il mio gruppo preferito sono i Led Zeppelin)".
Di fronte alle telecamere del talent, nel corso delle varie puntate del programma, Nicola ha proposto diverse cover di classici italiani: da "Caruso" di Lucio Dalla a "Margherita" di Cocciante, ma anche hit internazionali più recenti come "Castle on the hill" di Ed Sheeran. Adesso, però, basta cover. Nicola è molto concentrato sulla sua musica e su quello che sarà il suo primo album, di prossima pubblicazione: "Ora penso ad avvicinarmi al pubblico italiano, con la mia musica. L'Italia è la mia patria, mi ha appartiene e non ho intenzione di dimenticarla. Spero di trovare il mio bacino d'utenza anche qui, anche se il mio background è americano, rock e blues. Per questo motivo nel mio album, accanto a canzoni in francese, in inglese o in doppia versione, ci saranno anche canzoni in italiano".