Arto - la recensione di "Fantasma"
Gli Arto nascono a Bologna agli inizi del 2017 dall'incontro di Luca Cavina, bassista degli ZEUS! e dei Calibro 35, Bruno Germano, produttore dell'acclamato “Die” di IOSONOUNCANE, nonché uomo dietro alle macchine del Vacuum Studio di Bologna, Cristian Naldi, chitarrista di Ronin e Fulkanelli e Simone Cavina, batterista di IOSONOUNCANE, Junkfood e Comaneci.
“Fantasma” è il loro primo lavoro in studio, otto tracce spettrali e apocalittiche che alternano senza soluzione di continuità meditativi episodi dark-ambient (A Ghost Limbo, AibohphobiA) e maestosi crescendo (Trauma), con incursioni che rievocano il black metal di stampo norvegese in una chiave più psichedelica e drammatica (Larva, Hauntology), delineando un sound aspro e sublime allo stesso tempo, con una cura meticolosa per gli arrangiamenti orchestrali. Oltre al cameo di IOSONOUNCANE alla voce in On Suicide, il disco e impreziosito dagli interventi di Sebastiano De Gennaro al vibrafono, Dimitri Sillato al violino e Giuseppe Franchellucci al violoncello. "Fantasma" e stato registrato da Andrea Rovacchi e Bruno Germano al Vacuum Studio di Bologna, mixato da Bruno Germano e masterizzato da Carl Saff al Saff Mastering di Chicago e la sua pubblicazione è curata dallo sforzo congiunto di ben cinque label: Sanguedischi, Offset Records, Dischi Bervisti, The Fucking Clinica e Fegato Dischi.
Un’oscura soundtrack per ensemble elettrificato che si articola in otto tracce spettrali e apocalittiche.