Steven Adler racconta della fine dell’esperienza Guns N’ Roses: ‘Avevo il cuore infranto, volevo morire’

Il batterista Steven Adler, che con la band di "Welcome To The Jungle" registrò gli album “Appetite for Destruction” (1987), “GN’R Lies” (1988) e “Use Your Illusion II”, ha ricordato, intervistato nel programma “Mom, It’s Not Devil Music!”, di quando nel 1990 fu allontanato dai Guns N’ Roses: “Un giorno sei in cima al mondo e il giorno dopo non sei nessuno”, dice Adler, che la band decise di escludere dal gruppo a causa del suo abuso di droga. All’inizio degli anni Novanta, quello che Adler considra il suo periodo peggiore, l’eroina rendeva difficoltoso per il batterista anche solo recarsi in studio per registrare le canzoni. Il musicista ricorda, in particolare, le session di “Civil War” (“Use Your Illusion II”): “Ho fatto del mio meglio, ma ho dovuto rifarla tipo 25 volte. Loro erano sempre più frustrati”.
Del momento in cui la band decise, infine, di rinunciare alla sua presenza, Adler spiega che il suo cuore si ruppe: “Volevo solo morire”, racconta, spiegando come l’eroina prese ancor più il sopravvento nella sua vita, come emerge anche dall’autobiografia di Adler “My Appetite For Destruction: Sex, And Drugs, And Guns N’ Roses”.
Adler non è stato coinvolto nell’ultima reunion dei Guns N’ Roses, che hanno scelto Frank Ferrer per il ruolo di batterista, invitando però l’ex compagno di band sul palco, come secondo batterista, in diverse occasioni nell’ambito del “Not In This Lifetime Show”.