Celentano puntualizza: "Caro nipotino Bruno, non sei il mio biografo"

Spinto da chissà quale uzzolo - cose di famiglia, probabilmente - Adriano Celentano ha pubblicato sui social una sorta di "lettera aperta" al nipote Bruno Perini. Perini, giornalista (prima al Manifesto, poi a Prima Comunicazione, al Sole 24 Ore e ora al Fatto Quotidiano), è anche scrittore: ha pubblicato un thriller e un paio di libri sull'llustre zio, "Memorie di zio Adriano" (che definisce "una biografia di Adriano Celentano") e "La sua vita è come un rock".
A Perini, Celentano scrive:
Caro nipotino Bruno, ti voglio bene e tu lo sai, anche se nei tuoi articoli quando parli di me e usi l’appellativo 'zio', anziché Adriano – come mi hai sempre chiamato -, avverto da parte tua l’accortezza di voler stabilire un certo distacco, in modo che ai tuoi amici arrivi chiaro il messaggio che tu non hai nulla a che spartire con le idee ribelli del 'parente ingombrante'. E in un certo qual modo potrei anche capirti: essere liberi come lo sono io a volte è ingombrante anche per me…
Per cui è materialmente impossibile che tu possa essere (come vorresti fare intendere) il mio biografo. Dal punto di vista 'biografico' ci troveremmo di fronte a un vuoto incolmabile, dovuto alla mancanza di conoscenza che va ben oltre il legame di parentela. Dovremmo dormire abbracciati in un letto matrimoniale almeno per due anni e forse neanche basterebbe. Credimi: conoscermi è davvero difficile e non solo per te, ma anche per me.
La bibliografia su Celentano è peraltro piuttosto ridotta: ad eccezione dell'unica opera firmata da Adriano ("Il paradiso è un cavallo bianco che non suda mai", scritto in collaborazione con Ludovica Ripa di Meana nel 1982 e da tempo fuori catalogo e mai ristampato) si contano al più una decina di libri con la storia della vita e delle opere del cantante milanese, fra i quali vanno citati quelli di Sergio Cotti, recentemente ripubblicato in versione ampliata, Gianfranco Manfredi e Aldo Fittante, oltre al classico di Umberto Simonetta datato 1966 e uscito per Longanesi.