Da riscoprire: la storia di “Bobo Rondelli canta Piero Ciampi"

“Triste triste/ troppo triste è questa sera, questa sera, lunga sera. Ho trovato/ una nave che salpava/ ed ho chiesto dove andava. Nel porto delle illusioni, mi disse quel capitano Terra terra/ forse cerco una chimera, questa sera, eterna sera”.
Sono le parole di “Livorno” di Pieri Ciampi e sono le parole con cui il suo concittadino Bobo Rondelli introduce il suo omaggio. Livorno state of mind.
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“Noi livornesi siamo accomunati dorse una certa arroganza, la voglia di avere sempre l'ultima parola, di alzare continuamente la posta per far capire che sei vivo e che sei rimasto un po' bambino”, ha raccontato il più giovane all’uscita di “Bobo Rondelli canta Piero Ciampi”. Un po’ sbruffoni, ma malinconici. Ha una malinconica spavalderia, insomma Bobo riassume tutti i tratti antropologici dell'essere livornese”, ha detto di lui un altro concittadino famoso, Paolo Virzi.
Piero Ciampi era nato a Livorno nel 1934. Muore a Roma per un cancro alla gola nel 1980. Sul mercato discografico si riaffaccia solo nel 1970, con un paio di 45 giri e poi con un album per la Amico, che esce in veste speciale (disco, testi, poesie e 21 tempere del pittore Aldo Turchiaro)
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