Dave Grohl: le sue barzellette preferite sui batteristi (più qualche bonus track) (1 / 13)

Immaginate di essere in aereo, questa sera, e di avere di fianco Dave Grohl, che proprio oggi spegne 51 candeline: potreste festeggiare ribadendogli quanto sia stato grande nello scrivere la storia del rock coi Nirvana, o quanto sia stato abile nel reinventarsi band leader coi Foo Fighters, felicidantovi con lui per la bravura nel passare da "spalla" di uno dei personaggi più complessi e ingombranti che la storia del rock moderno ricordi - Kurt Cobain - a deus ex machina del rock and roll nell'epoca dei social. Lui, che è persona educata e simpatica, sicuramente vi offrirebbe da bere e vi racconterebbe un mucchio di cose interessanti, ma se davvero volete fargli passare un bella serata, buttatela in caciara: a rendere grande l'icona mainstream rock dei giorni nostri è stato il suo talento e la sua pervicacia nel coltivarlo, ma a renderlo un grandissimo è stato tutto questo e il suo saper restare, nonostante tutto, lo stesso amabile cazzone che si poteva incontrare a Washington DC, nella seconda metà degli anni Ottanta, ai concerti degli Scream, quando Dave era solo un ragazzino sedicenne che sedeva sullo sgabello della batteria.
E proprio perché la batteria è stato il suo primo amore, Grohl - bravissimo nel non prendersi troppo sul serio - qualche tempo fa, a margine di un'intervista rilasciata a Q - ha selezionato le sue barzellette preferite sui batteristi. Quindi, se volete fargli compiere gli anni nel suo stile, chiamate la hostess, ordinate un altro paio di birre e sentite queste... (continua)