Biffy Clyro - la recensione di "Ellipsis"

Abbiamo ascoltato il settimo album dei Biffy Clyro, "Ellipsis": un lavoro che ha l'arduo compito di tenere testa al successo del precedente doppio disco, cercando di non deludere i fan vecchi e nuovi, ma senza snaturare la voglia di sperimentare del gruppo. Si tratta di un lavoro cangiante, peculiare, che abbraccia al contempo la novità e le radici del gruppo:
Gli alternative rocker di Kilmarnock – dopo l’esperimento più che riuscito del doppio concept album del 2013 (“Opposites”, un disco che ha portato loro il primato nelle classifiche britanniche e una serie di ingaggi da headliner in tutto il mondo) – tornano con un lavoro più “regolare” a livello di formato, ma con l’imperativo categorico di non fare passi indietro, dopo il successo di quanto proposto tre anni fa. Una sfida non da poco, che Simon Neil, James Johnston e Ben Johnston hanno scelto di affrontare cercando di manovrare in sicurezza, ma concedendosi un certo spazio per tentare di sperimentare e spiazzare.