Anohni (Antony and the Johnsons) contro l'America: 'Brexit è vittima della politica estera degli Stati Uniti'
Nel corso degli ultimi giorni, diversi musicisti hanno commentato i risultati del "Brexit", il referendum che ha sancito l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea: Thom Yorke e Nigel Godrich hanno lanciato una petizione con la quale hanno chiesto di ripetere le votazioni, mentre PJ Harvey ne ha parlato durante un discorso tenuto in uno dei suoi concerti. Ora, arrivano le dichiarazioni di Anohni, vale a dire Antony Hegarty, l'androgino frontman degli Antony and the Johnsons. La cantante (perché per il progetto Anohni Hegarty vuole essere considerato una donna), ha pubblicato un post su Facebook in cui ha descritto i risultati del Brexit "una rivolta carceraria". In sostanza, Anohni afferma che quanto deciso da questo referendum incoraggerà un'ulteriore deregolamentazione internazionale delle multinazionali e favorirà le industrie nucleari e quelle che producono armi. Il dito è puntato contro gli Stati Uniti d'America:
"L'UE è anche l'unico organo di governo internazionale in grado di avere un'influenza significativa sugli Stati Uniti e sulle sue azioni. Brexit è l'ultima vittima in 25 anni della politica estera criminale degli Stati Uniti, della sua mancanza di responsabilità e negligenza internazionale. Fino a quando il mondo percepisce che la giustizia è stata fatta, nessun equilibrio potrà essere ripristinato. Quando saranno chiamati a risponderne i responsabili?".
Il post è stato in seguito rimosso e ne resta traccia solamente in un tweet: