Morrissey contro le cattive recensioni al suo nuovo romanzo: 'Sono un attacco diretto a me come persona'

Nel mese di settembre è uscito il debutto di Morrissey, l'ex frontman degli Smiths, in qualità di romanziere. E, se la sua autobiografia (del 2013) aveva raccolto grandi elogi a livello di critica e gradimento da parte dei fan, non si può dire lo stesso per il romanzo "List of the lost", che ha raccolto una serie piuttosto importante di recensioni negative e poco lusinghiere.
La trama è incentrata sulla storia di una squadra di corsa a staffetta perseguitata da un demone e le critiche più dure, a quanto pare, si sono soffermate sulle scene di sesso che sarebbero - a detta degli esperti - scritte in maniera maldestra e approssimativa. Ma Morrissey, che ha un carattere decisamente assertivo e non accetta le critiche a cuor leggero, ha risposto ai suoi detrattori durante un'intervista rilasciata a un sito web cileno. e, stando a quanto riportato dal "Guardian" dicendo:
Credo fermamente nella libertà di espressione e i critici devono dire ciò che pensano. Ma spesso la critica è un atacco diretto contro di me come persona e non ha nulla a che vedere con ciò che c'è scritto nei libri.
Moz ha poi aggiunto, parlando dei critici letterari:
Non ho scritto per voi. Non potete impuntarvi su ciò che voi pensate che l'autore avrebbe dovuto scrivere invece di ciò che ha scritto. [...] I critici desiderano solo creare un caso, qualcosa che possa attirare un po' di attenzione su di loro, perché vogliono che tutto ruoti intorno a loro e al loro gusto personale. E in un mondo simile nulla progredisce. Ma se dici al pubblico di non comprare un certo libro, in realtà hai appena dato a quel volume una grande visibilità, ovvero l'esatto contrario di ciò che desideravi.
Ad ogni modo, per rimarcare quanto scritto più sopra, sembra che "List of the lost" sia in lizza fra i finalisti del premio letterario "Bad Sex In Fiction Award" del 2015. Si tratta di un riconoscimento nato nel 1993 con l'intento di
attirare l'attenzione sull'utilizzo grezzo, disgustoso, spesso gratuito di passaggi ridondanti con descrizioni di carattere sessuale nel romanzo moderno. E scoraggiare questa pratica.