La corte di Southwark, Londra, ha emesso oggi, 27 febbraio, una condanna a 16 anni di prigione nei confronti di Paul Gadd, un tempo star del glam rock sotto lo pseudonimo di Gary Glitter, per abusi sessuali nei confronti di tre minorenni avvenute negli anni Settanta: il musicista, in passato già noto alle autorità per reati analoghi, è stato ritenuto colpevole di sei capi d'accusa, uno per tentato stupro, quattro per atti osceni e uno per rapporto sessuale con una minore di 13 anni.
Gadd, che avrebbe potuto essere condannato all'ergastolo per l'entità del crimine commesso, ha accolto la lettura della sentenza senza mostrare la minima emozione: "Ha dimostrato di essere un predatore sessuale abituale", ha commentato l'ispettore capo di Scotland Yard Michael Orchard, "Si approfittava di giovani vittime facendo leva sul suo status di superstar. La completa mancanza di rimorso e il suo ribadire di come le sue vittime stessero mentendo rendono la sua posizione indifendibile".
Glitter - oggi settantunenne - è stato arrestato nel 2012 nel contesto dell'operazione Yewtree, maxi-inchiesta varata dalle autorità britanniche dopo lo scandalo pedofilia esploso dopo la morte del presentatore della BBC Jimmy Savile: l'ex cantante era già stato condannato a una lunga pena detentiva dalle autorità vietnamite sempre per crimini di carattere sessuale nei confronti di minorenni.